Un brunch… o due
Allora: non è – non sarebbe – una bella idea festeggiare il compleanno di tuo fratello con un brunch a sorpresa? Basta avere una complice che te lo porta lì, e farti trovare con gli altri ad aspettarlo… Dove? già – bisogna trovare un posto carino, che sia in una zona comoda da raggiungere (diciamo città studi argonne, a Milano naturalmente): proviamo con le guide, non ce ne sono, o non mi sembra vadano bene; proviamo comunque con Internet: insomma digitando brunch milano vengono fuori un po’ di nomi. Mi sarebbe piaciuto lo Stardust di piazza Bernini, dove ero già stato per un aperitivo, e mi era piaciuto: ma telefonando sabato vengo a sapere che non fanno brunch anche se sul sito è indicato (naturalmente devono aggiornarlo, ecc ecc); pazienza, proviamo col Baia Luna in piazzale Susa… telefono (è sabato sera), un gentile signore dopo avermi fatto ripetere in quale locale voglio andare (ne hanno diversi per i quali raccolgono le prenotazioni) mi conferma che va bene, per le 12:30 di domenica, grazie prego (in effetti, non ci ho fatto caso, non mi ha chiesto numeri di telefono…).
Domenica, ore 12:35 – piazzale Susa – Baia Luna: lo riconosco dall’insegna, perché le saracinesche sono tirate giù. Chiuso chiusissimo. Panico. Chiamo il numero della sera prima – non rispondono. Rapida riorganizzazione, ovvio, sms per rallentare la complice col festeggiato (che grazie al cielo non aveva molta voglia di uscire di casa, per cui sono arrivati comunque tardissimo): dove si va, dove non si va, siamo finiti al Fresco in viale Montenero (Fresco Art Caffetteria Lounge Bar con Cucina: ottimo, veramente: bell’ambiente, tanto buffet, decisamente buono – solo l’hamburger era decisamente troppo cotto e un po’ duro, un po’ miserello, ma per il resto bene benissimo), l’anziano festeggiato è arrivato, e tutto è andato bene.
Il lunedì telefono per fare le mie rimostranze: gentilissimi, per carità, si scusano, ringraziano per aver segnalato il disguido, si faranno sentire col gestore, anzi, deve arrivare di lì a poco, e…
E va bene, per carità – ma io mi sarei profuso in scuse diciamo un po’ più profonde e sentite, avrei chiesto un numero di telefono per far porgere le scuse dal Baia Luna in persona, avrei proposto, che so, una cena riparatrice, uno sconto, o un aperitivo, o un bicchiere di vino, o due noccioline se passavo di lì… per lo meno un invito comunque a visitare il locale, non so… Insomma, non è che fossero o non mi sono sembrati così indignati come mi sarei aspettato, diciamo che non so bene cosa avrei voluto – ma mi è rimasto un po’ di amaro in bocca. non credo entrerò mai al Baia Luna.
Bisogna anche segnalare l’approssimazione delle indicazioni che fornisce Internet, sia in assenza di siti propri – Baia Luna non ce l’ha (anche se in alcuni siti è indicato un baialuna.it peraltro inesistente): l’ho trovato (digitando appunto brunch milano) su lenottidimilano (con il numero di telefono a cui mi sono rivolto; girando in rete, si trova un altro numero, e un cellulare… anzi due, e un numero verde, e un altro numero…), dove peraltro Fresco non c’è , e su una serie di altri siti, alcuni con brunch sì, altri con brunch no – che in presenza di siti: sul sito di Stardust la parola brunch fa bella mostra di sé al termine di un lungo elenco di attrattive… E sorvoliamo sul linguaggio delle presentazioni, sulle parole usate solo perché suonano bene, sono di moda, o che so io…
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