La pesca sbergia
La pesca sbergia (o smergia), dice Wikipedia, “è una pesca della varietà nettarina (pesca noce) diffusa soltanto nella valle del Niceto – nei comuni di Torregrotta, Monforte San Giorgio e San Pier Niceto – di cui costituisce un prodotto endemico” (cioè esclusivo di quel territorio). La valle del Niceto si trova in Sicilia, in provincia di Messina, nei monti Peloritani – versante tirrenico. La Sicilia del resto ospita diverse coltivazioni di pesche e di altri frutti tipici (le pesche di Leonforte, le pesche tabacchiere o saturnine, le mele lappedde… e il pomodoro ruccaloru, e…). Matura ad agosto, e perciò viene chiamata anche Madonna d’agosto.
L’ho trovata l’altro giorno all’Esselunga – quasi 4€ al kilo. L’ho presa, ovvio – piccola, liscia, morbida. Colore verde tendente al giallo con la maturazione. Polpa bianca. Sapore gradevole, delicato, non troppo dolce.
Si tratta di una coltivazione dalle origini antiche, risalenti al XIV secolo; della voce araba al-berchiga che creò il nome francese alberge e poi in siciliano sbergia.
Emanuele Bonati