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Caro Emanuele, come ti capisco! Io ho già ricevuto cataloghi per le strenne natalizie salvo poi telefonare per ordinare – come sai in questi giorni sono in versione martello pneumatico – e sentirsi dire “Signora, ma è un po’ prestino!”. Imprecisi..e confusi! :/
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C’è una cosa che trovo molto più grave: l’imprecisione della lingua. Come si fa a dire che questo sito parla di food… food??? Che senso ha usare una parola straniera? Perché fa “figo”? La parola cibo fa così schifo?
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Il segreto sta tutto in questo: usare l’italiano quando possibile e l’inglese solo quando non esistono corrispondenze in italiano (computer, design). Food in questo caso mi sembrava decisamente fuori luogo come termine.
A forza di lasciarsi andare a inglesismi stiamo perdendo a poco a poco la nostra lingua, una cosa molto triste a mio avviso.
Saluti! -
..noi parliamo di cibvs?
Così va meglio?!
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