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BLOGVS | September 8, 2024

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“Se penso” di Patrizia Valduga

Emanuele Bonati

La poetessa e traduttrice Patrizia Valduga ha pubblicato queste righe su “D”, l’inserto del quotidiano “la Repubblica”, il 12 giugno scorso.


Non so più cosa mangiare, mi sta venendo una specie di nevrosi. Al “biologico” ormai credo sempre meno, perché è sempre più uguale al “non-biologico”. Prendiamo i pomodori: prima quelli classici erano sempre soddisfacenti, poi, per un po’ di sapore, sono passata ai cuori di bue, e quando anche i cuori di bue si sono fatti pallidi e scipiti, ho ripiegato sui ciliegini, che in men che non si dica sono diventati delle palline piene d’acqua, e sono arrivati i datterini a confortarmi e poi a deludermi… Le patate, placido ripiego, oggi mi fanno paura: sono ogm? Parenti di ogm? Vicine di casa di ogm? Hanno dentro il selenio? Non mi farà male, alle volte? Hanno dentro gli antibiotici? Questa neopatata, questa iperpatata, sapesse almeno di patata, marcisse in modo meno strano. E poi fragole e funghi che forse non hanno mai visto il terriccio, polli che non hanno mai visto un’aia, pesci in prigione, suini tutti sugna…

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