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BLOGVS | October 31, 2024

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4 Comments

Ingiustizie culinarie…

Emanuele Bonati

Eh, no: non è giusto. Assolutamente. Con tutto l’affetto l’amore che possiamo avere per i nostri piccoli amici (più o meno) pelosi, non si può pensare di proporre un libro di ricette appositamente dedicato a loro. Non va bene, non è una cosa che posso sopportare. Ancora ancora se si trattasse di una pubblicazione con consigli del tipo “aprite una scatoletta di Doggy Doggy e disponetela in bellavista su due foglie di insalata”, “servite i croccantini Cric&Croc al vostro micetto con un contorno di carotine lessate” – ma proporre al Fido di turno “Tagliolini e filetto di tacchino su vellutata di brie” o “Bricioline di platessa e carotine con pizzoccheri”, no, assolutamente.

Perché no? Ma è ovvio: credete che il vostro cane – Fido, o Pepita, o Ettore, come si chiama.. – o gatto – il mio Ariel, o Audrey, Leone, Micerino (giusto per nominare i cugingatti alla lontana di Ariel), o Romeo, o Giri, Ghiri, Gughi – insomma, che qualsivoglia amico peloso sia disposto a condividere con voi una delle leccornie che Laura Rangoni propone nei suoi due nuovi e pericolosi volumi appena usciti da Newton Compton, 101 ricette da preparare al tuo gatto almeno una volta nella vita e 101 ricette da preparare al tuo cane almeno una volta nella vita ?

Pericolosi perché sicuramente provocheranno salivazione sovrabbondante, desideri spasmodici, un senso di vuoto allo stomaco non disgiunto da un lieve sconforto (lo stesso che si ha di fronte a una vetrina di pasticceria chiusa, per intenderci), intensa sudorazione – no, non nei nostri animaletti, proprio in noialtri cuochi al loro servizio. Ahimè: è finita l’era delle scatolette ad apertura automatica, dei croccantini, del risone bollito e sbollito, dell’osso di pollo pelle di salame avanzo di pastasciutta: siamo nell’era gourmet, anche per loro avremo chef stellati, stelline e cappelli da cuoco, happy hour e degustazioni… Vorrei sottolinearlo, tutta colpa di Laura. Che per di più non è che ti metta lì delle ricette dai nomi altisonanti e reboanti tanto per fare effetto: no, ti spiega anche come e qualmente sia preferibile sevire un piatto tiepido o freddo, tagliare gli ingredienti in un modo o in un altro, perché usare una cosa o un’altra, come gli ingredienti siano equilibrati in un certo modo, quante uova, quali carni…

Insomma, cosa può fare un povero pet-owner di fronte a tutto ciò? Arrendersi, no? E sperare che l’amichetto peloso ti farà graziosamente assaggiare qualcosa.

Ariel sicuramente no.

Emanuele Bonati

Comments

  1. Maria

    Non ci credo… ma è meraviglioso!

  2. Beh, che dire…. io ho la mia Akira, una beagle di 5 anni estremamente vorace… mangerebbe di tutto e quando cucino mi guarda in dolce e spasmodica attesa che qualcosa mi cada in terra…
    Giusto poco tempo fa, è stata poco bene e le ho preparato un risottino niente male… roba da leccarsi i baffi…
    In ogni caso, prima di inventarmi chissà quale piatto, mi consulto con l’amico veterinario, anche perchè, ricordiamoci, i nostri amici animali assimilano i cibi in maniera diversa da noi e non è detto che “lo strappo alla regola”, che sempre più spesso ci concediamo, ai nostri amici animali possa essere proposto senza causare danni o problemi.
    Comunque, è lodevole che l’esperta Laura Rangoni abbia pensato anche ai cani e ai gatti… mi viene solo un dubbio: non è che ora in qualche canale televisivo troveremo qualche animale con grembiule e cappello che ci dimostrerà come preparare i papponi per loro?…
    Buon Natale a tutti e sì, concediamoci in cucina come ci concederemo di fronte a una bella donna… (o a un bell’uomo… )

  3. Gaetano: secondo me possiamo aspettarci anche questo cioe’ di vedere i nostri amici a 4zampe , cucinare davanti ad una telecamera. Uauau
    Io lo acquisterò . Sono molto curioso e non vedo l’ora di scoprire cosa preparare al mio rotweiller Aika ed anche all’incrocio pincher/jack russel Mafalda. Che Ci sia anche il menù delle feste???

  4. Il mio cane multidna, Lucky, di solito mi annusa (durante le sessioni di cottura) ed annusa l’aria attorno a me e poi inizia una serie di postamenti e salti sul posto e successivi brontolamenti quando si rende conto che non c’è trippa per gatti. Infatti Agata, altra coinquilina pelosa e perennemente messa in dieta da me, si serve direttamente dalla ciotola di Lucky o dal mio bicchiere di yogurt amaro, che sembra amare particolarmente. Romeo, il gatto di una mia amica, adora le olive e quando ne vede una prima di mangiarla la corteggia, le fa le fusa, ci gioca delicato e lieve mentre Duchessa, l’altezzosa micia del vicino di casa impazzisce per gamberoni appena scottati con qualche carotina lessata. Ettore, Labrador più grande di me, adora la pizza margherita e la mangia, una volta alla settimana, con il suo adorato padroncino Riccardo, tagliata a fette e nel piatto di porcellana. Vita da cani? Mah …..

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