Partiamo dalla stroncatura – o anche dalla recensione non particolarmente benevola, se volete – di Valerio Visintin sul suo blog su Corriere Milano.

“Cavallaro, per esempio, avrebbe urgente bisogno di un autore o di un regista, che imponga maturità ed equilibrio al menu e al servizio.”

“Diverse comande giungono in tavola appena tiepide o peggio.”

“Stiamo ancora aspettando l’annunciata lista dei dolci. Forse un giorno apparirà.”

“Ci sono piatti che sembrano sbattuti in lista controvoglia, per obbligo di firma.”

“Le rivisitazioni sono spesso peggiorative degli originali. E qui, il minimo storico è raggiunto dalle tre pallotte di baccalà mantecato, scialbe e malinconiche.”

“Non tutte le invenzioni sono dosate con buon senso.”

“Non c’è cura nei dettagli di contorno.”

Come prima cosa, andiamo a vedere cos’altro si dice in giro: sia nei commenti  all’articolo che sui blog. Rapida ricerca su CibVs, giri a caso – al solito, si ritrova di tutto, dai commenti entusiastici a quelli sottomessi, da quelli accalorati a quelli tiepidini, insomma, se de gustibus non est disputandum, de coquis invece sì…

Non resta che una soluzione: andare provare vedere assaggiare…

CibVs andrà a cena da Cavallaro prossimamente: si accettano compagni  di ricerca…

Scriveteci e aggregatevi: info@cibvs.com