I protagonisti di Taste of Milano: Roberto Okabe e Gustavo Young
Anche lo chef nippo-brasiliano Roberto Okabe, insieme allo chef Gustavo Young, cino-brasiliano, parteciperanno a Taste of Milano con il loro nuovo ristorante Finger’s Garden. Si tratta di una filiazione del Finger’s, il locale di grande successo di Okabe, che è entrato rapidamente nelle guide principali, dal Gambero Rosso all’Espresso al Mangelo (ma anche molto “trendy”, anche perché uno dei soci è il calciatore Clarence Seedorf, peraltro uno di quelli che si fanno valere, in campo e fuori, non solo con le gambe). La sua è una “cucina giapponese creativa”: il tradizionale menu giapponese è “contaminato” dalla vita e dalle esperienze di Okabe: ecco così il ceviche, tipico piatto sudamericano, servito con un tocco di pesto, le rivisitazioni di sushi e tempura…
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Aperto da pochi mesi, in uno spazio verde di 1.400 metri quadrati a pochi passi da Porta Nuova, in un’ex-scuola per giapponesi ed ex-centro buddista, Finger’s Garden conta una quarantina di posti dedicati all’alta cucina giapponese, ma anche all’arte e al design.
Okabe partecipa per il terzo anno a Taste; i tre piatti che propone quest’anno seguono appunto la linea fusion del locale: Saudade do Brasil: tortino di tartare di salmone su letto di riso sushi, guacamole di avocado, cream cheese e uova di salmone (che può essere abbinata a uno Champagne Perrier Belle Epoque Rosé); Il nido di funghi: shiitake freschi, enoki, chiodini e pleurotus saltati alla soya, burro e sake (e Champagne terrier-Jouët Blason Rosé); Kobe roll ume: germogli di soja e asparagi avvolti in carne wagyu cruda o cotta in vinaigrette di lime, olio extravergine e prugna giapponese (con Champagne Perrier-Jouët Belle Epoque 2004). Si noti che Saudade e Kobe roll sono piatti adatti ai celiaci.
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Anche a loro abbiamo rivolto qualche domanda durante la presentazione di Taste.
Come mai avete deciso di partecipare a Taste 2012?
Siamo graditi ospiti dalla prima edizione, e questo significa che il nostro amore per il nostro lavoro è molto apprezzato e si è trasmesso. Credo che questo tipo di eventi servano per rinforzare l’arte della cucina.
Che cosa volete comunicare con i piatti che proponete a Taste?
Anzitutto, la passione per ciò che facciamo. Ma quest’anno vogliamo anche far conoscere alcuni piatti nuovi che abbiamo introdotto nel nostro neonato Finger’s Garden.
Questa edizione di Taste è all’insegna del “puro godimento”. Qual è il vostro “puro godimento”?
Roberto: Capire di aver fatto godere l’ospite, tramite l’espressione del suo volto mentre mangia l’ultimo boccone. Riesco a capire dal volto se un cliente ha apprezzato i miei piatti oppure se non è così.
Gustavo: Io sono un grandissimo appassionato di cucina, quindi mangiare bene per me è un momento di puro godimento. Quando dico mangiare bene non parlo solo di cucina stellata, anzi… le cose semplici le apprezzo davvero molto.
A quale dispositivo elettronico non sapresti rinunciare?
Roberto: Non posso assolutamente rinunciare al mio telefonino Blackberry. Non riesco a staccarmene… guarda… [mostrandomi il telefonino] dalle 10 di stamattina ho ricevuto quattordici telefonate, ma a tre non sono riuscito a rispondere!
Gustavo: Io ho da poco preso l’iPad e non riesco più a stare senza. Faccio tutto; mentre sono in cucina faccio acquisti, faccio la spesa, pago le bollette, rispondo alle mail… È molto veloce, ed è sempre acceso, per cui se mentre lavoro mi accorgo che manca qualcosa, clicco, mando la richiesta di materia prima, richiudo la cover e continuo a lavorare!
Le foto sono di Bruno Cordioli
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