L’amuse-gueule: Marino Niola dal fassone al pitone
«Con lo spiedino di coccodrillo e la tartare di zebù la cucina si trasferisce allo zoo. L’esotismo spinto sembra essere l’ultima frontiera della ristorazione globish, sempre alla ricerca di nuove esperienze sensoriali. Spesso da brivido, e non necessariamente di piacere. Così il fassone lascia il posto al pitone, il pollo ruspante al leone rampante, il coniglio in padella al canguro in pastella. I menu dei ristoranti più trendy del pianeta assomigliano ormai a un manuale di zoologia fantastica degno dell’immaginazione visionaria di Jorge Luis Borges. Come se il cibo fosse ormai l’ultimo rifugio della differenza in un mondo sempre più omologato, livellato, appiattito sugli usi, costumi e consumi dell’Occidente.»
Marino Niola, # Hashtag. Cronache da un paese connesso, Bompiani 2014
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