Immagini da un fine settimana milanese: il Matsuri
Cominciamo dal Matsuri, una tradizionale “festa” (questo il significato del termine) giapponese fra gastronomia e cultura, che si svolge in strada e nei parchi. Arrivata anche qui per iniziativa dell’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi, quest’anno si è gemellata con il Milano Manga Festival (che ha dedicato una mostra a “Manga e Cibo”).
Il tutto si è tenuto il 24-25 maggio alla Fabbrica del Vapore – bellissima location, se non fosse che il piazzale era completamente privo di ombra. Fra l’altro, da qui sono nate numerose polemiche, partendo dalla considerazione che era meglio la location dell’anno scorso (non c’ero andato), in un giardino ombreggiato, assieme a quelle sul biglietto d’ingresso (comprensivo del Manga Festival) – la pagina facebook del Matsuri ne è piena, assieme anche a lodi sperticate.
Oggettivamente, del biglietto d’ingresso si poteva cercare di fare a meno – ma evidentemente in questo periodo sponsor non ce ne sono in giro molti. Mentre gli alberi sarebbero stati sicuramente piacevoli, in una delle prime giornate veramente calde dell’anno. Ma nessuno mi ha obbligato ad andare. Per cui, sborso i miei 12€. Che mi permetteranno di vedere la mostra, i manga, le conferenze i labratori…
Lato food: copio dal comunicato stampa:
Chocobanana, golosità delle nuove generazioni giapponesi
Dorayaki, pancake con marmellata di azuki tanto cari a Doraemon
Gyoza, tradizionali ravioli alla piastra
Gyudon, ciotola di riso e carne
Karaage, croccante pollo marinato e fritto
Karee, popolarissimo spezzatino al curry accompagnato da riso
Oden, misto di tipicità giapponesi accolte da un profumato brodo
Onigiri, triangoli di riso presenti in ogni cartone animato giapponese
Sakura mochi, Daifuku ed altri delicati dolcetti
Taiyaki, fagottini dolci a forma di pesce
Takoyaki, polpettine di polpo e zenzero
Tori Teriaki, bocconcini di pollo in salsa tipica
Watagashi, zucchero filato decorato
Zaru Udon, grossi spaghettoni, qui serviti freddi in versione estiva
I vari piatti erano in porzioni-assaggio da 4-5-6€. Diciamo che ne ho assaggiati un po’. Che erano buoni. E che, nella mia insipienza di cucina giapponese, inizierò perlomeno a studiarmi i nomi…
Emanuele Bonati
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