BlogVs alla francese fa Blogús: un viaggetto in 6 immagini, arguzie, e consigli
Abbiamo finalmente il piacere di ospitare su queste pagine web gli interventi delle nostre amiche e colleghe Daniela Ferrando e Florence Mérigaud, che si occupano a tempo pieno di Foodthings, ma che sono ovviamente impegnate a condividere anche le attività diciamo così “istituzionali” del nostro gruppo – ovvero mangiare, bere, andare in giro.
Iniziamo con un post di Daniela: una vacanza francese vista da un’angolazione tutta particolare, raccontata come è lei, nel suo stile omnicomprensivo e omniparlante, immaginifico (si inventa le parole…) e dettagliante: niente monumenti e niente ristoranti, ma impressioni e sovraimpressioni…
Buona lettura.
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Quando BlogVs viaggia, lo fa attraverso qualche volontario/a che s’impegna a portare al ritorno qualche assaggio in natura o in parole. Di Marsiglia, Provenza e Camargue, l’amore per la brevità ci fa concentrare su una sola destinazione, usata sineddoticamente* e aneddoticamente in un racconto illustrato.
* [NdR: mi dissocio dall’uso ferrandeo di un avverbio inesistente derivato da un aggettivo inesistente derivato a sua volta da una parola reale, sineddoche, ovvero una parte per il tutto. Emanuele]
1. Volevo dare la “colpa” all’ente del turismo d’Oltralpe e alla festa che hanno fatto per presentare il rinnovato magazine “Rendez-Vous en France”, a Davide Scabin affabulante. La verità è nel mezzo: ci hanno sottilmente e vagamente ispirato una vacanza francese, ma c’è voluta una combinazione di inviti inattesi per passare dal vago al viaggio.
2. Un’amica marsigliese mi ha invitata e scoprire la sua città. Carole Ecuer, origini franco-armene, aka Calanque.fr e Chiche.fr, è un’operatrice culturale appassionata. Cerca di continuo nuovi artisti e trasforma le loro opere in cartoline autoprodotte, che lascia in giro quando esce, per il solo gusto di alimentare negli altri l’amore per la bellezza. Fa poesia volatile, svolge una missione generosa.
3. La nostra meta era la Camargue. Puntando a una destinazione così popolare, due consigli: (a) non intestardirsi sulle solite località di richiamo primario e (b) cercare le promo dei Logis de France. Risultato: last minute al 50% in un delizioso hotel a St. Gilles, luogo astutamente equidistante dalle tappe del tour desiderato.
4. St. Gilles: un paesino tranquillo di provincia. Uomini con baffoni, canottiere, pinocchietti e signore in ciabatte. Bar in disarmo dove le conversazioni languono interi pomeriggi. Pochi turisti. Improbabili tailleur nelle vetrine. Ma anche un’abbaziale del Duecento, una domus romana che pochi conoscono. Croissant fragranti, classici. E Wi-fi dovunque, perfino per strada.
5. Per me che amo i fiori e inseguo grafismi, la scoperta di un motivo floreale ricorrente sui portali delle chiese. Notato a St. Gilles, ritrovato come per caso anche ad Arles, Avignon, Les Saintes Maries de la Mer. Questo soggetto azzera per il momento la necessità di inondare anche BlogVs (anzi, Blogùs) con immagini straviste di cieli saline canne di palude tori e cavalli bianchi.
6. Nel privato, si abbassa la guardia sull’ossessione di instagrammare i momenti trascorsi a tavola. Valga l’evocazione di una cena per due presso il ristorante dell’hotel Le Cours a St. Gilles: insalata di lattuga con crostini di chèvre chaud, seppie alla provenzale servite con pilaf di riso della Camargue ai tre colori, Fondant au chocolat à la fleur de sel et glace au chocolat blanc; da bere, fresco vino bianco locale.
[N.d.R. Da notare l’accuratezza della descrizione della cena per due: ai tempi pre-CibVs avrebbe scritto “un’insalatina col formaggio, delle seppie col riso, e un dolce al cioccolato” – il che induce a dubitare dell’identità della scrivente: è la stessa persona che nell’era pre-CibVs prendeva un tè con un cracker dicendo “Lucullo mi fa un baffo, mi fa”?.]
Bon Blogùs.
Daniela Ferrando
La foto dell’ex-voto al punto 2. è di Carole Ecuer.
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Grazie mille Daniela per questo articolo. Sei venuta a Marsiglia come una cometa e hai lasciato bellissime traccie. Il virtuale è bello quando viene superato, quando porta a veri incontri. Un bacio. Carole
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Mille fois merci, Carole!
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