La frase della settimana
” [quando gli chiedevano come mai avesse scelto un paese della Lunigiana rispondeva:] A Milano c’è probabilmente il mercato più fornito che uno chef possa immaginare, sia per freschezza sia per varietà di prodotti. Per uno come me, tuttavia,certi privilegi possono non bastare. Le stesse cose alla Locanda le posso trovare sulla porta di casa; acquisto i branzini dai soliti amici che vanno a pesca quasi per hobby. Le verdure e i funghi li scelgo presso i banchi di simpatiche vecchiette che vengono al mercato per arrotondare la pensione. Per strada incontro gente che mi saluta amichevolmente e mi ferma per scambiare quattro chiacchiere sulla mia ultima trasmissione in televisione o sull’articolo di giornale che mi riguarda. Qui poi la sequenza delle stagioni, per la cucina e il paesaggio, ha ancora un senso. “
L’11 dicembre 2004 si spegnevano i fornelli di Angelo Paracucchi
Dall’introduzione di Salvatore Marchese al libro di Paracucchi Cucina Creativa all’italiana, Sperling&Kupfer, Milani 1986, riportata in Paracucchi ioniere incompreso. L’eredità di un cuoco ‘avanti!’ di Eleonora Cozzella, “l’Espresso”
http://espresso.repubblica.it/food/dettaglio/paracucchi-pioniere-incompreso-leredita-di-un-cuoco-avanti/2226117
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