Tre gocce d’Olio(Officina)
L’eros e l’olio. Intorno a questi due temi sensuali (si veda anche l’immagine qui sopra, di Paolo Facchinelli) si gioca Olio Officina, il quarto food festival dell’olio dal 22 al 24 gennaio al Palazzo delle Stelline in corso Magenta a Milano.
Con l’olio che spazia tra sensi, arte, design, conversazioni, schermi, scene, semi, piatti, paesi, corpi, sorsi e assaggi, Luigi Caricato, oleologo ideatore direttore relatore scrittore animatore e anima del festival, ha condito un programma fitto e provocatorio – per il palato e per la mente.
Amo la sintesi e sceglierò tre gocce d’Olio(Officina), una per giorno.
Goccia #1
Giovedì 22: visto che il tema portante dell’edizione di quest’anno è “L’olio alimenta l’eros”, ascolterei Alfonso Pascale, storico dell’agricoltura, parlare di rapporto tra pasto e sesso.
Goccia #2
Venerdì 23: imperdibile Emmanuel Grossi, storico della pubblicità che commenta un’antologia pubblicitaria sul tema dell’olio con videoclip d’autore, spot televisivi e un cartone animato. Appartengo dopotutto alla generazione che ha associato il melodioso “Mattino” di Grieg al Carosello dell’Olio Sasso!
Goccia #3
Sabato 24: nella sezione “L’Olio incontra gli chef, gli chef incontrano l’olio”, incontrerei anch’io volentieri la cucina classica di Carlo Spinelli, quella fusion di Wicky Pryan o quella dei Mangiari di strada di Giuseppe Zen.
Comunque: l’ingresso di €15 dà diritto ad una partecipazione ricca di opportunità ed esperienze. Arrivederci lì. A viso aperto, tutti tranne uno, protagonista di un evento, sabato: il nerovestito Visintin.
Daniela Ferrando
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