Qui Milano: inaugurato L’Arabesque Café
Dove? Aperto da poche settimane, l’arabesque café affaccia le sue vetrine sull’angolo tra via Francesco Sforza e largo Augusto.
Come? Elegante, raffinato, moderno, curato nei dettagli (i piatti di porcellana sono stati apposita mente realizzati da Villeroy&Boch, il pavimento prende spunto da un disegno originale di Gio Ponti, le lampade, Bubbles, sono di George Nelson; tavolini poltroncine panche sono state disegnate da Chichi Meroni).
Parole d’ordine? Cucina milanese della tradizione, Milano e la Lombardia, mood anni ’50/’60, caffè letterario, salotto, design, libreria.
La cucina? Chef executive Luciano Tona, chef Tania Ghedini – la provenienza è l’Alma, la Scuola internazionale di cucina diretta da Gualtiero Marchesi a Colorno. Piatti tipici, rivisitati in chiave moderna (essenzialmente in direzione di una maggiore leggerezza), materie prime (e vini) accuratamente selezionate in Lombardia.
Chi c’è dietro? Tutto nasce dall’Arabesque, cult store situato a pochi metri di distanza, sempre nello stesso mood fra moda design e accessori anni ’50 e poco oltre. Anzi, da un libro del 1999, purtroppo esaurito, C’era una volta a tavola, una raccolta di ricette – basate già allora sulla stagionalità – e di immagini (non solo foto di piatti, cioè), dovuta alla creatività di Chichi Meroni (anch’ella del resto personaggio-cult della Milano creativa), che sta – si sarà capito – dietro, e dentro soprattutto, a tutto quanto.
Inaugurazione. Ho partecipato all’inaugurazione una decina di giorni fa: l’ambiente è estremamente affascinante, l’angolo-libreria (libri e rivisti di food, lifestyle, moda, design, arredamento, accuratamente selezionati) è intrigante (e sarebbe l’ideale per farci delle presentazioni… anzi, perché io ci faccia delle presentazioni…), l’aperitivo fa ben – anzi benissimo – sperare per la cucina, che assaggeremo quanto prima.
l’arabesque café
via Francesco Sforza angolo Largo Augusto, 20122 Milano, tel: +39 02 781104
www.larabesque.net
Emanuele Bonati
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