Un libro, un vino, un mazzo di chiavi, due chicchi di riso, il Naviglio
Prendi una spumeggiante storica dell’arte, nonché fondatrice dell’Associazione Culturale Città nascosta Milano, Manuela Alessandra Filippi; aggiungi un vignaiolo vulcanico, Carlo Pietrasanta; agggiungi anche un gustoso piatto di riso; “rinchiudili” in un ristorante, il BellaRiva sull’Alzaia Naviglio Grande di Milano.
Il risultato sarà una piacevole serata a parlare di Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Milano – conosciuti o che pensavi di conoscere, gustando vino e cibo – un libro di Manuela Filippi, pubblicato da Palombi Editori (20€).
Ma quali sono i luoghi che vengono svelati al lettore? Tanti (99): come la “fabbrica” del celebre Fernet Branca (ultimo baluardo industriale di Milano); il giardino privato della Casa degli Atellani; il Palazzo Litta; la Torre Campanaria di San Vittore al Corpo… Insomma, spazi milanese noti, o noti solo all’apparenza, o del tutto ignoti: Manuela Filippi ci ha aperto le porte di alcuni di questi luoghi utilizzando un vecchio mazzo di chiavi di Casa Pietrasanta.
Il tutto accompagnato da vini ovviamente milanesi come i 99 luoghi, Vino milanese voi direte? Ebbene sì, come ama sottolineare il nostro vignaiolo Carlo Pietrasanta: da quando è nata la “Città Metropolitana di Milano” anche San Colombano (sede dell’omonima cantina) è milanese, e così il vino che lui produce.
In cucina nel frattempo la mamma di Paolo Caccia, padrone di casa del BellaRiva, prepara per i presenti un Risotto alla milanese accompagnato dal cotechino.
A fine serata tutti, appagati dai (pochi) segreti svelati (tutti gli altri sono ancora rinchiusi dentro alle pagine del libro), soddisfatti dal cibo e intorpiditi dal vino, lasciamo il locale con una copia autografata sottobraccio.
Ma un dubbio agita le nostre menti: dov’è il 100simo luogo segreto di Milano… ancora inesplorato?
Marco Lupi
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