Qui Milano: MOT, un acronimo di gusto
Il titolo dell’articolo è selettivo. Si astengano dal leggerlo tutti quelli che non sanno che cos’è un acronimo. O meglio – ci leggano per saperlo. MOT è il ristorante-bistrot milanese in via Moscova 25 con un tema culinario molto preciso: maiale, oca, trota – che, messi in fila con le loro iniziali, formano per l’appunto il felice nome del locale.
Vegani, stavolta non parliamo di voi. Vegetariani, anche se da MOT trovate un menu dedicato, potreste sconfinare: i tre ingredienti protagonisti e il Nord-Est d’Italia che ce li fornisce, non sono materia bruta e selvaggia, ma prodotti eccellenti messi in valore con semplicità e delicatezza. Tentazione.
E merito della fantasia di Ivano Lembo in cucina e dell’intuizione del patron Claudio Antonini, ex manager ed economista e (immancabilmente) appassionato gourmet con un occhio all’ospitalità perfetta per tutte le ore della giornata: dalla colazione a un pranzo veloce, dall’aperitivo alla cena. Lieve anche il conto: a pranzo sui 10 euro circa per un pasto veloce, a cena sui 40 euro per chi prende antipasto, primo e secondo, bevendo un calice di vino.
Il menu è attraente da leggere: i tre ingredienti in ordine e per ciascuno, la scansione classica dagli antipasti al dolci. La tagliata d’oca – riferisce il patron – è uno dei piatti più richiesti ai pasti principali, come anche il tagliere d’oca. Riscuotono successo perché la carne d’oca, priva di marezzature, è particolarmente magra, eppure tenera. Torna l’oca anche nel primo più richiesto, forse per la relativa rarità di locali che lo offrano: i bigoli al ragù d’oca. A detta di alcuni avventori sardi, anche il maialino fa bella figura.
Ho cenato al MOT con il fido e ubiquo Emanuele Bonati. Per me, un antipasto riassuntivo delle proposte di trota salmonata affumicata che è un’eccellenza di S. Daniele del Friuli, seconda solo al celebre prosciutto: la tripletta tutta friulana di REGINA SAN DANIELE (filetto di trota a freddo su letto di julienne di finocchi), TAGLIAMENTO (trota a cubetti con stracciatella di burrata e fiori eduli), LIVENZA (rotolino di trota, caprino e mele).
Per lui, invece, una serie di affettati.
Poi, mentre io consumavo un tenero filetto di trota cotto al vapore, marinato agli agrumi, su un letto di purea di carore, con verdure grigliate, il prode gustava, nell’ordine:
i bigoli al ragù d’oca – fatto in casa, ovviamente (sembra averli graditi in modo particolare, non ha detto niente – sempre con la bocca piena…)
il maialino – o, come dice lui, “un morbidissimo carrè di maiale con patate al forno”
il dolce, come si vede, estremamente cioccolatoso
MOT ha, tra l’altro, ha anche un logo bellissimo: i tre animali sintetizzati in un solo segno grafico, pulito, luminoso, memorizzabile. Come il menu, il locale, l’atmosfera.
MOT Bistrot. Via Moscova, 25. 20121 Milano. Tel. +39 0236631450
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