Non è ciò che sembra. Perciò lo vorre(s)te per Natale
L’ho fatto apposta. Non per ingannarvi, ché non ci caschereste. Ma per incuriosirvi. Ecco 10 oggetti, gusti, esperienze che hanno un carattere in comune: sono una cosa ma ne sembrano un’altra. E quindi potrebbero essere regali molto belli.
Sembra un giocattolo. Ma è Femina
“I’m not a toy” lo dice lei stessa nel suo video. In tono assertivo, a dispetto dell’atmosfera decisamente boudoir. Femina è il nome di una bambola ipersnodata e personalizzabile in toto, che non è un giocattolo: è, piuttosto, un esercizio di luxury design. JankaCreator aka Giancarlo Scrofani, art director torinese, l’ha immaginata, disegnata, modellata, prodotta in un’edizione limitata di creature neutre con trucco, capelli, abiti dettagliatissimi made to order.
www.jankacreator.com
Sembra di carbone. Invece è nero di seppia
Tutti parlano di panettone, quello dolce, che gode di una popolarità enorme tra premi, eventi, ricette e varianti infinite, virtuosismi di pasticceria. Invece qui c’è un panettone gastronomico. Nero, nerissimo. Nero di seppia. Lo prepara, su ordinazione, la Pasticceria Panzera a Milano, con tre tipi di farcitura: ai salumi, misto salumi/pesce e al pesce. Il resto dell’anno lo stesso impasto compare nei panini Gourmand, perfetti compagni di viaggio.
www.panzeramilano.com
Sembra un diploma. Ma è un salame in un tubo
Imparate a pronunciare il nome di questo produttore, senza incespicare: Juan Pedro Domecq. Oltre ad allevare tori da corrida, oltre a produrre vini e a firmare sapidi e inconfondibili prosciutti di tradizione ispanica, Patanegra e simili, produce anche insaccati artigianali. Tra cui un Salchichón ibérico de bellota (ghianda) che si presenta in un tubo di cartone, rispettabile come un diploma. Ma solo per rivelare, una volta fatto a fette, la sopraffina verità: che è un chorizo. Anzi, un salame.
la-fenice.it/patanegra
Sembra l’altro. Questo però è etico
Il dilemma del foie gras.Un cibo prelibato ottenuto da tutti con l’alimentazione forzata degli animali – il famigerato gavage. Da tutti, fuorché uno, unico al mondo nell’Estremadura, in Spagna. Sousa e Labourdette lavora foie gras “in modo etico”, cioè senza gavage, secondo una tradizione ebraica secolare, da oche stanziali e selvatiche in un territorio toccato dalla rotta migratoria dei volatili. Il loro fegato diventa grasso perché è la riserva per il volo. E nessuno taglia loro il becco.
la-fenice.it/foie-gras-no-gavage/
Sembra vera. No, è illusione
Frutta vellutata. Per sempre delicata e perfetta come appena colta. O come appena dipinta. Sono da sempre innamorata della frutta finta (c’è chi la giudica kitsch, io la adoro). Che si tratti dei modelli didattici per le aule di scienze e agraria, in cera dell’antiquario Piva & C. O che sia la frutta di una drammatica natura morta ottocentesca selezionata da Ghilli Antichità. Cogliete frutta! Potreste scatenarvi nel rastrellamento di mercatini o visitare le botteghe degli antiquari milanesi.
www.antiquarimilanesi.it
Sembra un capriccio. Sorpresa: è una cura
Si può augurare la salute alle persone care, o regalarne un po’ con un pacchetto regalo, che ha il contenuto di un piano di visite e trattamenti per un anno e funziona come un abbonamento. Questa formula accattivante è un incentivo a volersi bene. Riguarda l’ambito Dentale, Donna, Uomo, Familiare, Check-up annuale. La propone la clinica Asisa Care, avamposto milanese del gruppo medico-assicurativo privato spagnolo ASISA, focalizzato su salute e benessere a 360°.
www.asisa-care.com
Sembra un diorama. Mentre è un piatto
“La quaglia nel bosco”. Ad attirare la vostra attenzione con questo titolo potrebbe essere una favola, un dipinto, un diorama. O un piatto narrativo: petto di quaglia confit, la coscia fritta, il suo uovo, tra terra e muschio. Ma la “terra” è orzo, nocciole e farina di riso, spuma tiepida di topinambur. Il “muschio” è una spugna montata al sifone, il “nido” porro fritto, la corteccia scorza di topinambur essiccata e fritta. Ricetta di Marco Rossi, chef a La Mugnaia di Ivrea. www.mugnaia.com
Sembra un design hotel. Ma è l’evoluzione del coworking
Lounge-ristorante con un corpo alieno discoide, tra banco, reception e bar, il banCopernico. Piante a profusione che ossigenano sale multiuso. Metrature modulabili. Design dappertutto. Stanze su corridoi interrotti da salottini, angoli caffè, isole dotate di servizi tecnologici. Affitto mensile, cross-membership tra le diverse sedi. Qui ogni scusa è buona per fare rete. Il progetto di Copernico è un nuovo paradigma di spazio e di tempo del lavoro. Manca solo poterci dormire. Anzi, è già previsto.
www.copernicomilano.it
Sembra una pazzia. Allora lo è anche l’amore
Sposarsi è già abbastanza folle. Sposarsi in inverno allora? Il winter wedding è il tema di un format molto speciale che ha avuto luogo il 5 dicembre a Santa Margherita, promosso da Zankyou Wedding con Love in Portofino e molti operatori del settore. In un paese bello come il nostro, destagionalizzare vale per tutto. Anzi forse è il modo per godere dei luoghi in modo più intimo, organizzando qualcosa di più personale. E no, il matrimonio non è un regalo natalizio. O forse sì.
www.zankyou.it/p/wedding-club-zankyou-christmas-edition-2017-i-found-my-love-in-portofino
Sembra la Costa Azzurra. Sì, ma sull’Oceano
Palme, acque, vulcani, fiori, coralli. Ma anche passeggiate a mare. Hotel su una corniche. E parlare francese, e pagare con l’euro. La Francia d’Oltremare è geograficamente esotica e tecnicamente Europa. E riserva sorprese come Nouméa in Nuova Caledonia che sembra la Costa Azzurra mentre tutto il resto è pura natura. O le isole selvagge della Guadalupa. O “la Martinique, qui vous M (emme = aime)”. O la floreale Tahiti, che sa di Polinesia. O la Réunion, l’isola intensa. Si parte?
www.it.france.fr/oltremare
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