10 pensieri leggeri su Gualtiero Marchesi
La scomparsa di Gualtiero Marchesi, malato già da qualche tempo, era nell’aria, eppure quando la notizia ci è arrivata, nel tardo pomeriggio, siamo rimasti attoniti.
Si sapeva, ma non ci si credeva. Sembrava impossibile: eravamo troppo abituati a vederlo spuntare in giro, come un folletto attempato, un Puck che si aggirava nel mondo del mangiare bene.
1. Gualtiero Marchesi aveva le idee chiare
C’è poco da dire: ancora oggi, ieri anzi, a 87 anni suonati, aveva le idee chiare, progetti da seguire, cose da fare: l’abbandono della presidenza dell’Alma, il progetto dell’ospizio per cuochi a Varese, e chissà cos’altro…
2. Gualtiero Marchesi ha inventato i prodotti brandizzati
Ricordo ancora – direi che erano gli anni Ottanta del secolo scorso, ma non ci giurerei – una linea di prodotti con il marchio Gualtiero Marchesi: pasta, salse, sughi, non ricordo più cos’altro. Ricordo il logo, una serie di strisce colorate. Ricordo anche che avevo comprato qualcosa in un negozio di via San Giovanni Sul Muro, penso come regalo per mio papà (che era un bravo cuoco).
3. Gualtiero Marchesi era dappertutto
Lo incrociavi alle inaugurazioni, interveniva agli aperitivi, partecipava alle presentazioni, lo ritrovavi un po’ dappertutto, con quell’aria da folletto gentile, da inguaribile curioso del mondo.
4. Gualtiero Marchesi non è morto per il tumore
Posso dirlo? Leggere su Repubblica online che non è stato il tumore la causa della scomparsa di Marchesi, bensì un attacco cardiaco conseguente a una polmonite presa un paio di giorni prima, non mi sorprende: ero certo che il tumore avrebbe avuto il suo bel da fare, ad avere ragione di Gualtiero.
5. Gualtiero Marchesi mi ha presentato
Bum! Sì, è vero, non è andata esattamente così, ma in parte sì. In breve: dovevo presentare un (bel) libro di Carlo Valli alla Libreria Gastronomica Malafarina (già, anche Anna Malafarina se ne è andata, tragicamente troppo presto…), in via Cellini, a poche decine di metri da casa di Marchesi. Qualche tempo prima avevo presentato lì, con successo, un libro di Marchesi, scritto con Fabiano Guatteri – e me lo sono visto entrare, sapeva della presentazione del libro di Valli, suo amico peraltro da tempo, ed era venuto a fare un saluto. E io, in un momento di incoscienza, gli ho fatto fare un breve intervento, definendolo appunto una presentazione alla mia presentazione.
6. Gualtiero Marchesi stava ancora lavorando
Leggo che si era messo a riscrivere le sue ricette, in modo da darne una formulazione definitiva, ufficiale, ed evitare scopiazzamenti imprecisi e impropri. Lo dicevamo spesso, tra di noi: a volte ci si stanca solo a guardarlo, Gualtiero Marchesi, chissà se abbiamo mai avuto tutta l’energia che ha lui.
7. Gualtiero Marchesi era una persona gentile
Certo, era anche una persona con il suo bel caratterino, ma era veramente un signore, elegante e gemtile. Alla presentazione di cui parlavo sopra, è arrivato, ha salutato sistematicamente tutti gli ospiti, ha salutato anche chi è arrivato in ritardo e se ne è andato quqasi subito, causa impegni precedenti.
8. Gualtiero Marchesi amava l’arte
La tecnica del dripping, dello ‘sgocciolamento’, di Jackson Pollock, Andy Warhol, e insomma una buona porzione dell’arte contemporanea la riconosciamo in molti dei piatti più famosi di Marchesi. Un’idea di cultura che attraversa tutta l’esistenza e l’esperienza. Da incorniciare, o da infiocchettare.
9. Gualtiero Marchesi aveva fatto dei panini per McDonald’s
L’idea di McDonald’s di affidare la creazione di due nuovi panini con hamburger a Gualtiero Marchesi, è stata un’idea rivoluzionaria, audace e innovativa, e soprattutto importante per quel processo di sdoganamento che l’azienda americana sta inseguendo da tempo. La dimostrazione che bisogna vivere nel nostro tempo, e guardarsi attorno.
10. Gualtiero Marchesi ha creato il riso zafferano e oro
Non è un gran che, come pensierino per il mio tema su Gualtiero Marchesi. Ma questo risotto è stato importante, nella storia della cucina italiana. L’ho assaggiato in giro – mai da lui. Ma ricordo un Taste of Milano in cui c’era Daniel Canzian, allora suo chef, che lo preparava. Ricordo che stavo mangiandolo, quando arriva Marchesi, che si siede in un angolo e osserva la gente che si affolla a prendersi il suo piattino di risotto. Ecco, ho mangiato il risotto con la foglia d’oro davanti a Marchesi. Come avevo fatto mio padre moltissimi anni prima, in Bonvesin de la Riva, al ristorante di Marchesi – e ce lo aveva raccontato. Non ci credevamo – e mi sono ripromesso di andarci, a mangiare, da Marchesi. Poi il ristorante si è spostato, e io ho rimandato, tanto Marchesi c’è sempre, ho tutto il tempo del mondo.
Ma, come spesso accade, tutto il tempo del mondo non basta.
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Buongiorno, non credo che ai lettori interessi il motivo medico del decesso di un Cuomo di 87 anni.
Tantomeno se inventato e privo di ogni fondamento.
Buona giornata
Andrea Torti
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