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BLOGVS | November 21, 2024

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Un aperitivo da L’Alchimia, il nuovo locale di Alberto Tasinato

Un aperitivo da L’Alchimia, il nuovo locale di Alberto Tasinato
Emanuele Bonati

Ha aperto le porte il 20 aprile scorso, in un semi-silent opening fatto apposta per rodare il locale: qualche invito ad amici, gourmet e giornalisti, ma naturalmente porte aperte a chiunque volesse entrare anche solo a vedere il locale o a bere qualcosa.

Sto parlando de L’Alchimia, nuovo locale di Alberto Tasinato, una lunga e fortunata carriera che lo ha visto fra l’altro con Matteo Torretta ai tempi del Quinto Piano, con Andrea Berton al Trussardi alla Scala e poi al Ristorante Berton, con Antonio Guida prima al Pellicano e poi al Seta. Con lui, in cucina, Davide Puleio, chef con un curriculum altrettanto altisonante (Monosilio, Redzepi, Taglienti, Sverrisson), e in sala (e al bar) Valerio Trentani, altro nome di fiducia di Tasinato e di lungo corso (da ultimo al Mandarin Oriental).

Vedo un locale aperto, nuovo, e ci entro, ovviamente. Avevo visto e letto qualcosa su Identità Golose, e insomma non ho resistito. Prendo un aperitivo in un bar ancora vuoto, alle sette di domenica sera: ma poco dopo entra ad esempio una coppia di ‘vicini di casa’, venuti a vedere com’era la novità che avevano visto in lavorazione.

Chiedo un cocktail – lascio fare al barman, e chiedo se posso fare un giro. Una gentile fanciulla mi accompagna, scatto qualche foto in giro, vedo Tasinato a un tavolo coi suoi collaboratori, ma tanto siamo solo amici-di-Facebook, ovvero persone virtualmente contigue con interessi in comune, non penso nemmeno di andare a dirgli buonaseraciao, ho commentato il tuo post, ti ho messo un mipiace (che suona anche un po’ così, a ben vedere), e cose del genere.

Bello: qui c’era da sempre (circa) un negozio, anzi, un’enoteca (che Tasinato l’abbia scelto per affinità?), Gaboardi Pogliani. Momento di sconforto per il mondo che cambia, le cose che sembravano eterne che invece non lo sono, eccetera: ma anche di gioia per le cose nuove che arrivano, le iniezioni di bellezza (e vedremo una volta aperto il ristorante se anche di bontà) e così via.

Torno al bar: vodka, Campari, passion fruit, pompelmo rosa, succo di limone, ginger beer. Moolto buono. Nel senso che il mio giudizio è già positivo così – sono preda di facili entusiasmi ecc ecc.

Con il cocktail, patatine olive tarallini, siamo un po’ sull’ovvio; un vassoietto con due pezzi di focaccia (di loro produzione), salame felino coppa pecorino. E mortadella, a fette intere e tagliate un po’ spesse, di difficile gestione. Specie se, appena ne hai introdotta una intera in bocca, con un pezzo di focaccia, usando le simpatiche pinze che ti hanno portato, tanto sei da solo, che problema c’è, arriva Tasinato – anzi, Alberto, siamo amicisufacebook – a scambiare due parole. Sue – io  cerco di farfugliare qualcosa, indicando la bocca bella piena. Non che io voglia passare inosservato come Visintin (che magari non si farà riconoscere: ma la voce, non la riconosce nessuno? o simula sempre una raucedine, per non tradirsi?) – ma rimango aempre un po’ sorpreso, non ho ancora ben realizzato che la mia faccia, su facebook, c’è…

Così, posso concedermi un altro breve tour. Che mi conferma la sensazione di bellezza, di atmosfera piacevole (colori caldi sul marrone beige); 50 posti, una sala iniziale, oltre l’ingresso, con tavoli lungo i lati, belle le poltrone a destra, tre o quattro persone sedute a cena, un’altra sala più ‘normale’, un po’ di dettagli da sistemare (le tende, ad esempio). 

Una saletta diciamo privata, chiusa da scaffali e pareti di vetro piene di bottiglie e con un affaccio sulla cucina (ci son già dentro sei persone in movimento…).

Fra dicembre e gennaio scorsi, demolizione degli interni, e in un paio di mesi il locale è stato finito e rifinito, compresa una scaletta a chiocciola per scendere in cantina – volte, mattoni a vista, pavimento in ghiaia: si potrà visitare, e scegliersi una bottiglia da portarsi di sopra.

Non c’è ancora la carta dei cocktail, non c’è ancora il menù: dovrebbero venir pronti fra oggi e domani, visto che il ristorante apre, appunto, fra stasera e domani. Devo organizzarmi per una cena. Ed esplorare la carta dei cocktail. E andare in cantina. E nella saletta privata.

L’Alchimia. Viale Premuda, 34. 20129 Milano. Tel. +39 0282870704.

 

 

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