Ricetta. Un Gorgonzola che dice “Si”. All’antipasto.
DISCLAIMER: nonostante l’ambiente che frequento, non posso dire di essere una che cucina. Ma posso vantare curiosità congenita, un palato esigente, il senso per le porzioni piccole, una penna #foodcultural e la presenza di #soiochi. Il quale compensa la visione ingegneristica del mondo con il piacere di (far da) mangiare.
Antefatto: chi dice cosa? Il Gorgonzola?
Il titolo originario di questo pezzo poteva essere “Ho detto sì. Al Gorgonzola” ma capirete che notizia, al di là dell’iniziale frisson dato dalla frase “ho detto sì”. Le cose succedono invece col ribaltare i termini.
E qui il soggetto è il Gorgonzola DOP Piccante Verde Si Invernizzi (occhio alla dicitura): prodotto di lenta e paziente opera in un caseificio artigianale diretto dalla 4^ generazione della famiglia fondatrice, originaria della Valsassina, facendo uso delle antiche caldaiette in rame. Bello blu-verde, bello piccante.
Questo Gorgonzola già mi aveva incuriosito tempo fa in versione dolce sopra a una pizza agli asparagi – ne ho raccontato su Famelici – e poi in versione scritta curando una traduzione. Dove “caldaiette storiche”, reso in inglese con “original boilers”, era quasi un hàpax legòmenon, cioè un termine raro, usato una sola volta nella letteratura (e qui partono ricordi di liceo non attinenti, un’altra storia).
Perciò non ho potuto sottrarmi alla sfida di proporre almeno una ricetta facilissima e pensata in casa. Complice il dono di un assaggio, complici i cachi della casa di Acqui, omaggio dei genitori e complici le papille di #soiochi.
Ricetta: Cachi, briciole e Gorgonzola
Ingredienti
• un caco a persona se entrée, un caco ogni 4 persone se amuse-bouche
• un cucchiaio di pangrattato
• una noce tritata
• 20 g di Gorgonzola DOP Piccante
• Aceto Balsamico di Modena (o limone) per un tocco di acidità
Preparazione
• lavare e tagliare il caco in 4 spicchi
• tostare il pangrattato, con la noce tritata, in una padella antiaderente
• scaldare a bagnomaria il Gorgonzola DOP Piccante stemperandolo
• comporre il piatto: disporre gli spicchi di caco, a stella o in fila. Irrorarli con il Gorgonzola e concludere lasciando cadere il pangrattato e la noce sopra e intorno al caco. Per una nota acida di contrasto, aggiungere qualche goccia di Aceto Balsamico di Modena (o limone).
Si Invernizzi: marchiònimi quasi omonimi
Vi chiederete cos’è un marchiònimo: è semplicemente un brand name, detto da un glottologo. E Si Invernizzi è un marchiònimo, per l’appunto. Da non confondersi con l’omonimo caseificio industriale.
Nonostante ciò, Si Invernizzi, che in origine si chiamava Santi-Invernizzi come i due soci fondatori, ha preferito tenere duro sulla presenza del proprio cognome anche nel marchio di fabbrica e considerare “Si” un acronimo. Una scelta coraggiosa, una caparbietà premiata dal tempo e dalla reputazione.
E se avrete letto fin qui, vi sarete portati a casa anche marchiònimo, una nuova parola #foodcultural.
Daniela Ferrando
P.S. saputello: Il Gorgonzola DOP, che stagiona 2 mesi se dolce e 3 se piccante è “naturalmente privo di lattosio”. E non contiene glutine: la muffa del penicillium roqueforti viene fatta crescere su base riso, non pane come si faceva un tempo. Un “sì” per chi mangia lactose-free e gluten-free!
[Immagini: iPhone di Daniela, Si Invernizzi]
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