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BLOGVS | November 24, 2024

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Tre libri sul tavolo. E sulla tavola!

Tre libri sul tavolo. E sulla tavola!
Daniela Ferrando

Ci sono tre libri sul mio tavolo. Che sono, guarda caso, libri sulla buona tavola. Ma alt! Non sono libri di ricette. Uno è una monografia d’impresa. Uno è una monografia di prodotto. Uno è un’ode paradossale alla cucina romana. Tre libri foodcultural, per altrettanto placide letture.

“Parlami di caffè”, una storia in chicchi

libro_parlami_di_caffè_ottolina
Ottolina è un caffè, un marchio, una famiglia. Ed è una storia milanese lunga 70 anni, nata in una piccola bottega nel 1948 e diventata un’eccellenza imprenditoriale. Il libro non parla solo di caffè, ma anche di Italia, persone intraprendenti e industria: dal dopoguerra con il caffè che diventa un lusso per tutti; alla trasformazione degli anni ’60; all’esplorazione di nuovi modi, mondi e miscele ed esperienze intorno al caffè; alle prospettive energizzanti per un futuro sempre più etico, certificato, pulito. Monografia d’impresa sì, ma in chicchi.

Parlami di caffè
Ottolina racconta la sua storia a Milano
Trenta Editore

“Una storia naturale”, una lettura in forme

libro_parmigiano_reggiano
In gloria del Parmigiano Reggiano autentico, un libro fotografico bilingue, regalo perfetto per amici gourmet italiani o aglofoni (specie se accompagnato dal formaggio in questione. Che cos’è? Una monografia di prodotto che restituisce la poesia dei paesaggi, la biodiversità dalla pianura alla montagna, la ricchezza culturale delle terre e dei secoli, l’identità dei caselli, l’unicità casearia che prende forma, anzi forme. Due gli autori, Linda Vukaj, fotografa che lavora in bianco e nero e Gino Belli, giornalista diviso tra economia ed enogastronomia, che racconta nero su bianco.

Una storia naturale
Copyright Consorzio del formaggio
Parmigiano Reggiano
www.parmigianoreggiano.it

“La cucina romana non esiste”, un libro a forchettate

David Ranucci libro cucina romana
La completezza, innanzitutto. Il sottotitolo del libro, da masticare voluttuosamente, è “ma tutti la magnano”. L’autore è David Ranucci, oste romano che si divide tra Miami e Milano, dove ha colonizzato con i suoi ristoranti un’intera via intorno a Porta Romana (predestinato). Ecco, il libro gioca sul paradosso di una cucina vernacolare, quella di Roma in senso lato, e sulla capacità tutta romana di assorbire e fare proprio tutto quello che i secoli, le genti, i prodotti, i contatti hanno ispirato. Risultato, è ovvio che è romana, ma è sulla bocca e sulla forchetta di tutti.

La cucina romana non esiste (ma tutti la magnano)
David Ranucci
con Nadia Deisori e Claudiana di Cesare
Ristoragency

[Immagini: Ottolina, iPhone di Daniela]

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