Milano. Come lo vuoi l’aperitivo? Gli altri magnifici 9
Milano, o degli aperitivi in città che si trasformano in momenti antropologicamente, artisticamente, culinariamente più interessanti. Passata la fase bulimica dell’happy hour a tutto buffet e a tutti i costi, meno male che è possibile diversificare. Se l’aperitivo lo si vuole…
2. In un giardino paradisiaco, cioè al Diana
Partiamo dal 2, perché l’1 l’abbiamo già detto. L’Hotel Diana in viale Piave ha un giardino ineguagliabile – coltivato dalla mano dell’uomo, ma sensuale e ombroso e odoroso e misterioso, dunque molto adatto a soste, confidenze, lunghi aperitivi all’aperto illudendosi (o compiacendosi) di essere a Milano.
3. Contemplando Milano dalla Terrazza Gallia
La vista sui tetti della Stazione Centrale è unica. Ma anche il #peoplewatching ai tavolini e divanetti della terrazza. Al menu di fingerfood e bocconcini abbinati a bollicine e cocktail sovrintendono i fratelli Antonio e Vincenzo Lebano, allievi dei fratelli Cerea, dinastia tre stelle Michelin. Per chi ama il gin, c’è uno spazio dedicato, il Montefiore.
4. Liscio e prezioso come l’olio. Al PanEVO del Westin Palace
Di tante terrazze tematiche milanesi, questa è la prima che (meritatamente e finalmente) mette in primo piano l’olio EVO come un atout e un prodotto-ambasciatore della cultura italiana! Lo chef Augusto Tombolato ha creato piatti per cenare e piattini da aperitivo che ben valorizzano una selezione di extra vergini.
5. Leopardato al Just Cavalli
Sotto la Torre Branca, illuminato da luci pink, con un décor tra il leopardato il lussureggiante e il lisergico, il Just Cavalli è inconfondibile. All’ora dell’aperitivo – ogni giorno dalle h19.30 – il grande buffet non è per timidi. Moltissimi i cocktail esclusivi del locale, che è anche ristorante. Frequenti le serate a tema. Dress code di conseguenza.
6. Fuori binario, in cinque locali
Sul lato est della Stazione Centrale, non è affatto necessario dover partire per farsi un aperitivo (anzi!): ci sono cinque locali che hanno unito le forze e ideato l’aperitivo fuori binario a un prezzo che oscilla tra i 7 e i 10 euro. Ognuno offre le proprie specialità. I locali sono GūD Centrale, Dispensa Emilia, Sicilia’s, Meatball Family e Pasticceria Panzera.
7. Con pizza alla romana, da Pizzottella
Attenzione, può dare dipendenza o sconfinare in una cena. Pizzottella è un format del diabolico Oste Romano aka David Ranucci che ha reclutato il giovane pizzaiolo Jacopo Mercuro, creatore di pizze tonde e croccanti, di sottigliezza millimetrica, magnifica digeribilità e guarnitura gigante da dividere al tavolo. La mia preferita non la dico – non vorrei che non me ne rimanesse più.
8. Con delicatezze di pesce
E proprio “delicatezze di pesce” è il sottotitolo del minuscolo e raffnato GU-MI in via Prina. Qui l’aperitivo danza tra cocktail della casa come il Modena Spritz, proposte di lieti calici e una serie di piattini o coppette come gamberi in tempura di panko, salsine dal tocco orientale, chips fatte in casa croccanti e non esageratamente salate, panini ittici da addentare in un boccone Stiamo parlando di un locale che diventa facilmente teatro di una delicatezza di cena, basta volerlo.
9. Canticchiando De André a “Città Vecchia – trani de adess
Ha aperto recentemente in viale Gorizia. È un posto da birre spillate al bancone e generosi panini. Ma anche un posto da piatti anche più robusti, tutti accomunati da un tratto: i nomi, in base al contenuto, si ispirano rigorosamente al testo della bellissima canzone di De André “La città vecchia”. Quindi, per divertirsi con più sentimento, meglio ripassarla.
10. Nel chiostro… sì, con un aperitivo musicale
… presso la Società Umanitaria o il Museo Diocesano. Entrambe le strutture offrono motivi, note e atmosfere per un aperitivo lontano dal caos nella dolcezza delle sere estive milanesi. All’Umanitaria, con gli Aperitivi in Musica nel chiostro delle Memorie. Nel cuore del Museo Diocesano, presso il Chiostro Bistrot.
Daniela Ferrando
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