50 cose meravigliose da fare a Toulouse
Chiamala Toulouse in francese o Tolosa in italiano. Fuori dalle solite rotte del turismo italo-francese, scopri che ci sono voli diretti per andarci. Apri gli occhi e vedi che è una città in rosa. Prepara le papille: è una città golosa. Le cose meravigliose da fare? Queste 50, che includono e vanno oltre il #foodcultural, eccole qui, in ordine capriccioso.
1. Preparati psicologicamente al Cassoulet
A Tolosa il plat de terroir è il Cassoulet. Che si cuoce in terracotta ed è uno stufato per appetiti robusti: maiale, confit d’anatra e fagioli del Tarn e, sopra, salsiccia di Tolosa.
2. Prendi l’anatra di petto, con il Magret sec
Il petto d’anatra, il suo colore bordeaux: li ritrovi nel magret sec, una versione stagionata di questa parte prelibata del volatile. Un pairing perfetto? Con fichi o susine.
3. Cambia ciccioli. Passa ai fritons
A Tolosa, i fritons sono lo snack che dà dipendenza, più dei popcorn. Si tratta di ciccioli d’anatra (deve piacerti l’anatra, ça va sans dire), leggermente salati, da sgranocchiare con l’aperitivo.
4. Spalma foie gras (su pane locale)
Il foie gras – se artigianale è qualificato “maison” – ama anche la frutta secca di cui, guarda caso, uno dei pani locali è ricco. Chiedi della boulangerie Beauhaire, MOF al Marché Victor Hugo (… MOF? Leggi più avanti)…
5. Mesci e fatti mescere un Gaillac
È la zona. È il vitigno. È la produzione locale con esiti diversi in bianco – fermo o frizzante – rosé o rosso. Ma dire Gaillac è evocare esattamente l’area vitivinicola a nord-est di Tolosa.
6. Impara qualche nome di formaggio
Per esempio: la mimolette, che è arancione. O un selezionatissimo Ardikatza dei limitrofi Paesi Baschi, che sembra roccia. Oppure il Pavé Toulousain… La bottega migliore per un’estasi casearia è Xavier, che è anche MOF.
7. Griglia la Saucisse de Toulouse
Asserpentata a spirale e venduta a peso, la spessa salsiccia di Tolosa si cucina grigliata-arrostita-lessata, a piacere. Ed è immancabile nel cassoulet.
8. Addenta un pezzo di Fénétra o portala in viaggio
Dolce della domenica, di origini pagane, Il/la fénétra è una torta farcita di marmellata e coperta di una sorta di meringa di mandorle e limone candito. Da Conté, nella bella rue de Croix Baragnon.
9. Indulgi a un peccato di gola: fudge à la violette
Ma come, il fudge non era americano? Sì. E no. Questo fudge alla violetta è una ricetta rigorosamente tolosana. Lo trovi da La Compagnie du Chocolat in rue du Taur e online.
10. Capisci al volo se è vera baguette
Mini check-list: ha il taglio longitudinale? Le due estremità appuntite? È cilindrica e non schiacciata sotto? È ben alveolata all’interno? È croccante? OK è una vera, una véritable baguette. Anzi, era. L’avrai già finita.
11. Accomodati all’aperitivo (o a cena) chez Le Bibent
Vuoi mangiare da stella abbracciando con lo sguardo la place du Capitole? Siediti da Le Bibent, di Christian Constant*. Per un aperitivo nel dehors. O tra specchi e stucchi per una veloce cena al bistrot dai prezzi accessibili. O per una cena da ricordare.
12. Dove ci vediamo? A Place St. Georges
È la piazza-salotto dove i tolosani si danno appuntamento. Come dar loro torto? Né grande né piccola, ombreggiata, piena di locali, ombrelloni e tavolini, fatta apposta per mangiare e conversare.
13. Ispirati a Godolin, poeta gaudente
Place Wilson, piazza rosea e curvilinea, è un altro snodo della vita tolosana. È dominata (da una giostra e) dalla statua del poeta occitano secentesco Pierre Godolin, che era gaudente, fluviale nei versi, provocatore. Ecco, Tolosa prendila così: con godimento.
14. Compra cioccolato-souvenir
O indulgi in un altro peccato di gola e compralo per te. Da Pillon, da Criollo Chocolatier trovi le tavolette più pregiate, le praline più creative e raffinate, famose a Tolosa.
15. Medita in sdraio nel chiostro des Jacobins
Meditare camminando, meditando camminare. Ma tra il verde e il silenzio, nel chiostro hanno messo anche delle sedie sdraio per i visitatori. Per contemplare riposando. Peraltro, nella chiesa del convento, è sepolto Tommaso d’Aquino.
16. Dormi nella stanza di Saint Exupéry al Grand Balcon
Al terzo piano dell’Hotel du Grand Balcon c’è ancora, quasi identica, la n° 32, stanza d’angolo dell’autore del Piccolo Principe, al tempo pilota aeropostale. È monumento nazionale, ma ci si può dormire. Vuoi prenotarla?
17. Passeggia a scopo shopping in rue Croix Baragnon
È la via chic di Tolosa e merita la passeggiata. Tra pasticcerie, gallerie d’arte, grandi marche e boutiques. Il consiglio? Puntare sui negozi locali, i piccoli atelier creativi.
18. Riconosci un viale haussmanniano senza essere a Parigi
Il boulevard de Strasbourg, per esempio – conforme ai dettami del barone Haussmann, urbanista ottocentesco. Un suo tipico viale è lungo, largo, scenografico, con case di uguale altezza dai balconi in ferro battuto.
19. Alza gli occhi sull’arcobaleno di Sarkis
Nella chiesa des Jacobins, pendono dei tubi neon dal soffitto. Guardali bene: hanno i colori dell’iride , echeggiano i colori delle vetrate. Sono un’installazione contemporanea (e non più soltanto temporanea) dell’artista Sarkis.
20. La Tolosa spaziale. Vola a la Cité de l’Espace
C’è una Tolosa aerospaziale, non solo una Tolosa in rosa. È la Tolosa sede di Airbus, è La Cité de l’Espace, è luogo di ricerca e sperimentazione e di riflessione metastorica sul sogno del volo.
21. La Tolosa aeropostale. Sali(resti) a bordo di un biplano?
E c’è una Tolosa che ha inventato la posta aerea internazionale e intercontinentale. Quella che a inizio secolo, come Société des lignes Latécoère, volava su biplani. Quella eternata in francobolli bellissimi. Quella di Saint-Exupéry pilota postale, pioniere.
22. Anima non un, ma Il Minotauro
C’è anche una Tolosa di Grandi Macchine, colossi meccanici tra lo steampunk e il visionario progettati per fare spettacolo. Vuoi salire sul Minotauro alto 14 m? Provaci alla Halle de La Machine.
23. Perlustra mercati e mercatini
Occhio al calendario dei mercatini “fermier”, cioè le bancarelle dei produttori di campagna. Si susseguono nelle piazze del centro, con un fitto calendario che incrocia sabati e domeniche.
24. Vai di violette
In mazzolini, come nella Belle Epoque. Ma anche candite (sotto lo zucchero si sente il petalo), in caramelle, come liquore, nel gelato, nei dolci, nei cosmetici. Le violette di Tolosa, invernali e a petalo doppio, sono state una delle fortune della città. Ora ne sono il folklore.
25. Colòrati di pastel. Quello vero
Il pastel è un azzurro tenue, tratto dalle foglie dell’Isatis tinctoria, pianta usata a scopo sia tessile sia medicinale dai greci, dai romani e per tutto il medioevo. Poi c’è stato l’indaco e dopo ancora i colori sintetici. Ma il pastel ha fatto in tempo a rendere ricchi molti tolosani.
26. Avvista un BELUGA
No, non è un cetaceo, ma un aereo cargo impressionante, progettato da Airbus per trasportare parti di fusoliere, ali, code di aerei in costruzione da un sito produttivo all’altro. Nel cielo di Tolosa lo si vede in azione.
27. Vivi il colore della Ville Rose
Tradisce la sua fondazione romana nell’uso del laterizio, Tolosa. È, in effetti, prevalentemente rosata, color mattone. La chiamano La Ville Rose. Ma non perderti nemmeno le case a graticcio (colombier), testimonianza del Medioevo.
28. Calpesta un mosaico, ammirandolo
Molti pavimenti, fossero anche semplici soglie di un hotel o di un negozio, sono mosaicati, a piccole tessere. Come per esempio il rivestimento d’ingresso dell’hotel du Grand Balcon.
29. Fotografa i tombini, copia le fioriere
L’arredo urbano permanente dice molto di una città. Sono attraenti i tombini di Tolosa, divertente fotografarli. Poi ci sono le soluzioni estemporanee, come le borse shopper usate come fioriere in Rue des Arts.
30. Balla il Tango postale
C’è un momento dell’anno, a inizio estate, in cui vari luoghi di Tolosa diventano una milonga. Tra serate, concerti, balli per iniziati e iniziazione al tango, è emozionante. Addendum: Carlos Gardel, cantante-attore-compositore mito del tango, era nato a Tolosa.
31. Vedi il tuo volto nella storia di Tolosa
Sotto il portico di place du Capitole, guarda il soffitto: in 29 (controversi) pannelli il pittore Raymond Moretti ha raccontato la storia di Tolosa con immagini forti come affiches. Ma alla fine ti verrà da fare una cosa da turista: fotografarti da sotto in su, tra la gente di Tolosa dell’ultimo riquadro.
32. Soggiorna in un antico collegio: il Grand Hotel de l’Opéra
Tolosa è una città universitaria dal 1229, quando università voleva dire soprattutto diritto e teologia. E collegio universitario fu anche l’attuale Grand Hotel de l’Opéra. Lo rivelano alcune stanze piccoline, sembrano nate per studiare. E riposare.
33. Leggi i nomi delle vie. In lingua d’oc
Ti ricordi a scuola, la lingua d’oil e la lingua d’oc (cara anche a Dante)? La lingua d’oc, l’occitano, è ancora patrimonio parlato. Ci sono scuole bilingui. E per strada… lo capisci dalle targhe viarie, che la toponomastica è bilingue. Vedi scritto “carriera”, cioè “via”, ma devi pronunciare “carrie(i)ro”.
34. Inquadra la croce occitana
Con 4 bracci uguali (come le stagioni) e 12 punte (come i mesi o i segni zodiacali), la croce occitana è il simbolo della regione e appare un po’ ovunque: sul lastricato della place du Capitole, su tombini e pavimenti pubblici… sulle pagnotte appena sfornate al Marché Victor Hugo…
35. Adocchia sculture e installazioni
Sotto il Pont Neuf, un bambino rosso con il cappello a orecchie d’asino attira la tua attenzione: è una delle sculture di James Colomina. Aguzza la vista, Tolosa ospita tante altre bizzarre installazioni sparse.
36. Celebra la movida sulla Garonne
I turisti lo scoprono per forza, i residenti lo sanno e basta: lungo la Garonna c’è una luce d’oro e una vita notturna fatta di picnic sull’erba, piedi penzoloni sugli argini, bicchieri che tintinnano in effimere guinguettes, risate e stelle da guardare.
37. Prova un’houseboat sul Canal du Midi
Il Canal du Midi è fondamentale nella morfologia di Tolosa. Lungo le sue sponde si allineano molte case galleggianti, alcune con giardino. Vuoi provarne una? Prenotala (anche) per un soggiorno alternativo. Ma bello anche percorrere davvero il canale – affittando una barca o in bici!
38. Sposati al Capitole (suggestivo giorno e notte)
A Tolosa ci si sposa. Parecchio, anche! Le statistiche contano un matrimonio ogni quarto d’ora. Età media degli sposi 30 anni. Lo status symbol riconosciuto? Sposarsi al Capitole.
39. Lascia l’auto e visita un Marché
I mercati coperti in città, come il Victor Hugo, hanno l’aria di torri-parcheggio – eredità di un piano urbano di grandi centri commerciali e grande traffico d’auto. Adesso? Mercati rionali e molta più gente a piedi e in bici.
40. Gusta la città con una guida: Taste of Toulouse
Considerala una specie di personal shopper che ti accompagna ad assaggiare la città, dentro e fuori da botteghe, negozi storici e mercati. Taste of Toulouse, aka Jessica Hammer, offre a privati e aziende dei tour esperienziali gastronomici.
41. Sperimenta una degustazione oenomatique al N°5 Wine bar
Il N°5 è un’enoteca, Anzi, L’Enoteca, a Tolosa. Premiata come migliore Bar à vins del mondo dal 2017, offre percorsi oenomatiques raffinatissimi vino-piattini. Mettiti nelle mani di Anne e Thomas Cabrol, confidando loro soltanto il colore del vino che vuoi bere.
42. Ricordati “Ma biche”, un vezzeggiativo e un rooftop perfetto
Vezzeggiativi. Nomignoli. Uno è ma biche, “mia cerbiatta” o anche “tesoro”. Si chiama così anche il bistrot panoramico dello chef Michel Sarran* sul tetto delle Galeries Lafayette. Nome completo, divertente e musicale “Ma Biche sur le Toit”, ma vedi il P.S.
43. Nel dubbio, scegli un MOF
MOF è acronimo di Meilleur Ouvrier de France. È il titolo che lo Stato conferisce ai suoi artigiani vittoriosi nell’omonimo concorso, un titolo ambitissimo per 162 mestieri manuali. In questo modo meraviglioso in Francia si valorizza chi crea per la gioia degli altri.
44. Applaudi a teatro. Al Théatre du Capitole, il 2° di Francia
È praticamente il secondo teatro di Francia, dopo l’Opéra di Parigi. Non male, come posizionamento. Dicono che sia anche il trampolino per molti direttori artistici che da Tolosa hanno spiccato il balzo verso la capitale.
45. Guarda che non è un falso Manneken Pis!
Se Bruxelles ha un suo landmark nel bimbetto ruscellante, Tolosa non è da meno con una fontana del 1593 – la più antica della città – che infonde buonumore. Sotto un obelisco, 4 marmocchi con altrettante anatre che fanno scrosciare l’acqua dal becco!
46. Visita la collezione di palazzo Assézat
L’edificio, palazzo privato (i francesi dicono hôtel particulier, attenzione) di un mercante di pastel, è praticamente un manuale di architettura rinascimentale a vista. Ma è anche la sede della fondazione e collezione Bemberg: arte dal Rinascimento al XX secolo.
47. Conta le torri
I ricchi mercanti di Tolosa, come l’Assézat suddetto, non avevano paura di ostentare la loro ricchezza. Un modo era costruirsi palazzi solidi e sontuosi. E fare a gara a chi aveva la torre più alta. Ne sono state costruite un’ottantina in città!
48. Ascolta i cognomi
Tolosa ha nomea storica di città aperta all’accoglienza. Per esempio, la guerra di Spagna, nel secolo scorso, ha visto giungere molti spagnoli. Il primo cognome all’anagrafe attuale? Garcìa.
49. Riempiti gli occhi di dettagli
Molte case del centro hanno il portone che dà su strada ornato da un battente, sempre diverso, prova evidente di quel piccolo tocco di originalità individuale nell’armonia d’insieme. I dettagli contano. Non farteli sfuggire.
50. Dimostra l’Ultimo Teorema di Fermat. No, scherzavo!
Era di Tolosa Pierre de Fermat, politico e matematico, celebre soprattutto per la misteriosa dimostrazione vantata, ma mai scritta per esteso, dell’equazione nell’immagine. L’ultima cosa meravigliosa di Toulouse è dunque, in questo elenco arbitrario, l’Ultimo Teorema, un giallo che ha appassionato matematici e non, raccontato in più libri. Insomma, da approfondire.
P.S. Le Boeuf sur le Toit, scoppiettante composizione musicale di Darius Milhaud che diede il nome anche a un bar parigino di gran successo negli anni ‘20 https://www.youtube.com/watch?v=VZLfIKYg0Pg
Della stessa serie:
50 cose meravigliose da fare ad Acqui Terme
50 cose meravigliose da fare in Salento (temporaneamente non visualizzabile)
Per maggiori, preziosi ragguagli:
France.fr
Toulouse Tourisme (un’ottima idea è valutare di farsi un Pass Tourisme)
Daniela Ferrando
[Immagini: iPhone di Daniela; foto #20 courtesy of Luca Vitiello aka viaggiandoconluca.it; foto #37 transat; altre foto dal web e da Toulouse Tourisme; foto #44 infos-Toulouse]
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