Milano. 3 stili, luoghi e budget per l’aperitivo/cena all’aperto
Milano si risveglia dal lockdown con diversi stili, luoghi e budget per l’aperitivo all’aperto. Che non può essere più un buffet selvaggio da saccheggiare. Che smettiamo di chiamare apericena o happy hour. Che forse ridiventa l’anteprima di un pasto leggero. Eccone, in ordine alfabetico, tre versioni personalmente testate.
Budget €20-25. All’Origine, con piattini e sorprese fuori carta
Appuntamento easy-chic. All’Origine si trova sulla nella bella e silenziosa via Lamarmora, dietro Porta Romana. Il dehors è un tratto lungo e ampio di marciapiede al riparo dal traffico, che include una rientranza dove non si aprono porte o portoni.
La mise en place è da ristorante, la vera natura di questo locale condotto dallo chef Fabio Titone con la sua compagna Erika in sala e tra i tavoli. L’aperitivo è una novità del post-lockdown, nata il 1 di luglio. Conta su alcuni tavoli dedicati, per piccoli gruppi tranquilli.
La proposta base? Da € 11 per un calice e un tris di amuse-bouche individuali. Ci sono fuori carta ed evergreen del locale, che è forte sulla cucina di pesce. Qualche esempio? Polpo e salsa verde (sì, quella di stampo piemontese; d’altronde, Fabio è legato a Torino) ma anche bacio di dama cacio e pepe, riso (chips di) e oliva (sferificata in crema).
Ma ci sono anche altre proposte, come calice e un tagliere di salumi a 14€ o con un piccolo plateau royal a 18€ con un gambero rosso, un’ostrica, uno scampo e frutta di stagione.
Il servizio è gentile, attento, con mascherina. Questo aperitivo potrebbe facilmente finire in uno spaghettino quasi al bianco, al profumo di limone, lievito di birra essiccato e burro!
Un suggerimento delizioso? Prenotatevi per il box “Cibo e Champagne”: un calice + 4 ostriche oppure tre piccoli calici e tre stuzzichini a sorpresa, entrambi a 25 €.
All’Origine. Via Lamarmora 36. Tel +39 02 5464312
Budget 25-30€. Bomaki CityLife, nippobrasiliano con skyline
Appuntamento fusion. Bomaki è una catena di ispirazione nippobrasiliana. Il nome lo spiega, fondendo “bom” = “buono” in portoghese e “maki” = “rotolino” in giapponese.
L’appuntamento in questione è da Bomaki Citylife, ma il menu si replica anche agli altri indirizzi.
Il locale è spazioso, ma all’aperto è più bello, per godersi il tramonto sullo skyline dei grattacieli, del parco e dei palazzi di design sognando una vita da influencer – o anche ignorando i VIP, ma amando il sushi e i tramonti.
La mise en place è minimale. La scelta di vini e cocktail, ampia e ben guidata. Nell’attesa potreste prendere un cono di irresistibili edamame tiepidi, leggermente cosparsi di sale grosso – per due persone, 4,50€.
Niente paura del troppo crudo: il nippobrasiliano prevede ingredienti prevalentemente scottati o marinati, se non cotti. Come un fantastico tataki di salmone, salsa yuzu, caviale di tartufo o l’arcobaleno degli uramaki…
… come quelli al tonno e maracuja (11€ al piatto). Amici vegetariani? Ce n’è anche per loro. Con tanta scelta, tra temaki e tacos, tra special rolls e sobremesas (allitterazione I love you) è difficile limitarsi al solo aperitivo e non cenare.
Sono piatti divertenti da dividere, allentando il social distancing. Ci si serve con le proprie bacchette.
Un consiglio-consiglio? Chiedete anche che cosa c’è fuori menu!
Bomaki CityLife – uramakeria nippo brasiliana. City Life, Tre Torri 1/L. tel +39 02
Budget sui 15€. Officina Milano, super cocktail e finger food
Appuntamento hipster, nel dedalo urbano tra le due circonvallazioni, dove le case di ringhiera sono scatole cinesi. Officina Milano è il primo dei locali che si incontra entrando dal cancello di via Giovenale.
Il dehors è multiplo. Sono almeno due le tettoie e parecchi i tavolini a cielo aperto, i più corredati da divani imbottiti tipo salottini nella hall di un albergo distopico anni ‘50. Tanta gente, bel brusìo, età media intorno ai 30. E chissà come sarà quando funzionerà la futura distilleria!
Officina Milano è fortissima sui cocktail, ma per quelli che preferiscono un calice di vino (quorum ego) c’è una scelta guidata, piacevole. Bevendo, vi arrivano scodelline individuali con bocconcini tipo salmone e rucola, prosciutto e burrata, crocchetta di patate, coda di gambero scottata. Finger food non per modo di dire – davvero da mangiare con le dita o con una forchettina.
Il servizio è in mascherina, c’è un po’ di dispersione ma sono tutti gentili. E non escludete di dare un’occhiata ai piattini in menu: pasteggiare con uno di quelli e un altro cocktail non è certo impossibile, facendo due conti.
Una scorciatoia se siete già in centro? Passare dal portone di viale Coni Zugna 8.
Officina Milano. Via Giovenale 7. Tel. +39 392 8600000
Daniela Ferrando
[Immagini: iPhone di Daniela; Claudio Burdi]
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