Chiude la Tenda Rossa di Cerbaia: gli effetti della pandemia sullo storico ristorante del Chianti
Un altro ristorante che chiude: è La Tenda Rossa, 1 stella Michelin a Cerbaia, frazione di San Casciano Val di Pesa, quindi Chianti. A una decina di chilometri da Firenze. Uno dei templi della cucina toscana, pasta fatta in casa, piccione, verdure dell’orto ed erbe spontanee: si può raccontare così il ristorante di Maria Probst e di suo marito Cristian Santandrea.
L’annuncio, come sempre ormai, lo troviamo su Facebook, moderna antologia della Spoon River della ristorazione.
Cari Amici,è tanto che non ci sentiamo, ma il periodo che abbiamo trascorso è stato, come per tutti voi, denso di…
Pubblicato da Ristorante La Tenda Rossa su Mercoledì 23 settembre 2020
«Cari Amici,
è tanto che non ci sentiamo, ma il periodo che abbiamo trascorso è stato, come per tutti voi, denso di avvenimenti, attività, progetti, e siamo arrivati così all’autunno. Sono stati mesi intensi, dove abbiamo riflettuto a lungo sul nostro futuro. Abbiamo incontrato tante persone, cercato di capire cosa fare e come farlo, e poi siamo giunti ad una conclusione, in maniera serena: la Tenda Rossa si prende una pausa di riposo. L’avventura a Cerbaia è definitivamente chiusa, il luogo che è stato il centro della nostra e anche della vostra vita chiude i battenti. Lo facciamo con un velo di malinconia, come è giusto che sia, ma carichi di entusiasmo per quello che sarà il nostro futuro.
Il nostro è un arrivederci, la Tenda Rossa è dedicata a chi ha compiuto un’impresa e noi riteniamo di essere in grado di riproporla, con i mezzi e le idee giuste.
Mai come oggi ci piacerebbe stringervi tutti in un abbraccio, per come ci avete aiutato e per cosa avete rappresentato nella nostra vita. Vorremmo farlo non in maniera virtuale, ma sappiamo che siete in grado di sentire il nostro affetto.Un saluto immenso..
Famiglie Santandrea e Salcuni
Fernanda, Maria, Michele, Paola, Silvano, Tony
Barbara, Cristiana, Cristian, Maria, Natascia»
Decine e decine di commenti per un locale che, come scrive Eugenio Boer sotto il post, è «parte della storia della Grande Cucina Italiana, e questo rimarrà per sempre».
«Tutto inizia una quarantina di anni fa, tra questo grumo di case alle porte del Chianti, in un territorio che dà i natali a grandi vini, ma soprattutto racconta, attraverso le colline segnate da vigne e oliveti, l’apoteosi dell’incontro tra natura, paesaggio e lavoro. Qui a Cerbaia comincia l’avventura della Tenda Rossa, il ristorante nato dalla passione delle famiglie Salcuni e Santandrea. Che a distanza di tempo offre ancora una grande cucina, ma soprattutto stupisce con l’allegria e le novità delle sue proposte.»
Prendiamo le parole della loro pagina Facebook, che dà una lunga e bella descrizione del mondo della Tenda Rossa. Non un racconto ingessato in formule banali, non ci si trovano le parole “tradizione” e “innovazione”, per dire. Che pure un ristorante che ha aperto da quarant’anni e che è (era) tuttora vivo vegeto e stellato, potrebbe usare come motto.
«Ma qual è il “di più” della Tenda Rossa? Forse non è azzardato affermare che è il passaggio il tratto distintivo di un successo che continua al passo con i tempi: da una generazione a un’altra, da una serie di professionalità ad altre più nuove. Il travaso di stili e di modi sta avvenendo senza traumi, anzi con una rinnovata naturalezza che in questo caso è arricchimento, perché aggiunge a quanto di eccellente era stato fatto quella freschezza che è il patrimonio coltivato da padri e madri e trasmesso ai figli. Sono loro ora a raccogliere il testimone di un progetto in cui all’altezza della cucina si è sempre sovrapposto un senso dell’ospitalità che ha pochi uguali nel mondo della ristorazione. Cristian e Maria in cucina, Barbara e Cristiana all’accoglienza, Natascia alla regìa degli eventi. Sarà la dominante femminile nella squadra il segreto di quest’armonico e ordinato susseguirsi di proposte e di novità che non turba il quotidiano lavoro nel ristorante?»
L’idea di fondo, al di là della dominante femminile o maschile, è quella di declinare l’alta ristorazione attraverso alcuni principi basilari: l’accessibilità, la facilità e l’essenzialità delle proposte, l’esaltazione della centralità dell’ingrediente principale.
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