Viaggi futuri. Con i monaci di St. Honorat: isolamento, vini eccellenti e molto altro
In queste settimane e i questi mesi in cui i viaggi son desideri, che cosa facciamo? Studiamo. Programmiamo. Cerchiamo percorsi meno battuti. Ci teniamo pronti. Impariamo la lezione di questa epoca: concepire una vita più ritirata, cercare un turismo più verde. Ecco perché un’isola privata con un’abbazia, nella Francia più vicina, è un condensato di tutto questo. Perfetto.
Il nostro viaggio futuro si dirige al largo della baia di Cannes. Cannes, simbolo della Costa Azzurra più vitale, vista, festaiola e festivaliera. Ma stavolta la destinazione-desiderio è più isolata, intima e individuale. Ci interessa su un’isola del piccolo arcipelago delle Lérins, raggiungibile i 15 minuti di battello: L’Île de St. Honorat.
Un’isola, un’abbazia, tanta storia e scoperte #foodcultural
Sull’Isola di St. Honorat c’è l’Abbazia di Lérins e sull’isola si è ospiti dei monaci. Tra gli uliveti e le pinete dell’Isola sono visitabili cappelle e testimonianze del IX e del X secolo. Le fornaci per le palle di cannone, i chiostri del XII e del XIII sec., il monastero fortificato sono tra i monumenti più notevoli dell’isola. Ma è l’Abbazia la struttura più importante.
Lì si concentra una comunità di monaci dal background culturale misto, appartenenti alla Congregazione dell’Immacolata Concezione, di matrice cistercense. Altre grandi abbazie fanno parte della stessa rete in Francia e nel modo (tutte potrebbero essere altrettante mete di viaggio): Sénanque (Vaucluse), l’abbazia di Castagniers, il monastero femminile di Notre Dame de la Paix (Castagniers-Nice), una struttura in Canada (Rougemont-Québec), una in Vietnam (Mi Ca – Nha Trang) e una anche nel nostro Piemonte (Dominus Tecum – Bagnolo Piemonte).
I 21 monaci (21 al momento in cui scrivo) che attualmente vivono a St. Honorat conducono una vita scandita da preghiera, lavoro, studio e ospitalità.
Vini = convivialità. Ma anche liquori e olio
L’attività agricola principale dai risvolti tanto spirituali quanto foodcultural è di natura vitivinicola. Dal Medioevo. Si tratta di una viticoltura amorevole, verde, eseguita totalmente a mano in ogni sua fase – dalla potatura delle viti, alla spollonatura, alla vendemmia. I vigneti, che comprendono un’area di 8 ettari, hanno prodotto da secoli celebri vini, e liquori da almeno 150 anni, ma anche una piccolissima produzione di olio.
4 bianchi, 5 rossi, diverse cuvée, i vini dei monaci sono dedicati a 6 santi – Cyprien, Césair, Honorat, Lambert, Pierre, Sauveur – e a una santa dal nome bellissimo – Sainte Ombeline. I vitigni dell’isola? Chardonnay, Pinot Noir, Viognier, Syrah e Mourvèdre, di origine spagnola.
Ogni vino è espressione delle parcelle vitate dell’isola ed è, credo divertente, comprenderne l’insularità, l’influenza dei venti e del mare al naso e al palato. Lo stesso si potrebbe dire dell’olio.
I liquori sono diversi. A base di botaniche (Lérina verte, Lérina jaune, verbena o di frutti (Mandarine, Lerincello fatto con i limoni di Mentone più un brandy dalle vinacce..
E poi c’è un ristorante con snack bar, La Tonnelle – cucina prevalentemente di stagione e di mare, con largo utilizzo dei prodotti dell’abbazia. Attenzione: solo a pranzo.
Queste le produzioni e l’ospitalità conviviale dei monaci. Bellissima l’idea di andare in loco, gustare i prodotti dove questi nascono, vivere in toto l’esperienza foodcultural. Lo vorremmo tanto. Ma in alternativa è anche possibile ordinare online. Qui.
Andare a St. Honorat in sicurezza
Per andare a St. Honorat, ogni primo venerdì del mese c’è un’escursione organizzata. A numero chiuso e applicando tutti gli accorgimenti per il distanziamento sociale previsti per legge.
Dando per scontato l’obbligo di mascherina a bordo dei battelli e sull’isola, la formula prevede:
- A/R da e per Cannes (con passaggi dedicati all’imbarcadero, gel disinfettante a disposizione all’imbarco, alle biglietterie e a bordo dei battelli, sanificazione battelli dopo ogni viaggio)
- Visita dei vigneti con diversi turni (11.30 12:30 1 13:30, per meglio diluire i partecipanti)
- Prima degustazione enologica guidata di St. Pierre e St. Honorat gratuita, assaggi successivi a € 5 al calice
- L’Abbazia rimane aperta ogni giorno fino alle h15:30 per la preghiera personale
- Alla messa può assistere un numero limitato di fedeli. Chi vuole partecipare, può prendere all’imbarco un biglietto gratuito.
Prezzi, orari e info aggiornate per una visita a St. Honorat si trovano sul sito >
http://www.cannes-ilesdelerins.com/en/saint-honorat/
Informazioni e ragguagli sulla Costa Azzurra > www.cotedazurfrance.fr
Tutto di tutto su tutta la Francia da visitare www.france.fr
Daniela Ferrando
[Immagini: siti ufficial dell’Abbaye de Lérins; copertina: seecannes.com]
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