Tutto il meglio di Golosaria 2021
Golosaria 2021, il paradiso dei gastrogolosi , è tornata in presenza a Milano dopo 1 anno di sosta (e che sosta), con tutti i controlli per la sicurezza. La manifestazione ideata da Paolo Massobrio e la collaborazione di Marco Gatti al MiCo Milano Congressi, al Portello (con la metro M5 si arriva proprio davanti all’ingresso)
Materie prime, cibi lavorati, salati o dolci di qualità, e ovviamente anche tanti vini.
Ed eccovi una carrellata di….golosità (ma non pensate al supermercato, qui sono solo prodotti spesso introvabili anche nei negozi gourmet).
Novità dal Piacentino: non è la spalla cotta, ma…la #Coppacotta: lavorata sotto sale e poi cotta a bassa temperatura 70° per 15 ore (e dopo 3 settimane é pronta per essere gustata, anche tiepida) del Salumificio Bignami Comunità qui presente con la Comunità Valnure Soc. Coop. Sociale
La crescia (quasi una piadina ma che si prepara come la pasta sfoglia): farina acqua sale uova e strutto, segue una maturazione di 2 giorni e poi sulla piastra rovente per essere gustata in purezza o con salumi, del Il Panaro
Come il sesamo come non lo avete mai gustato: Halva (e tahina) una specie di torrone morbido di origine ottomana (che trovate dal medio oriente fino ai Balcani). Qui proposto in tanti gusti sfiziosi: pistacchio, datteri, pecan+limone+cioccolato, o caffè..Andate da Jacob e suo fratello di I love Sesames
L’Economia sostenibile nella tradizione del acetobalsamico, infatti da vitigni tradizionali modenesi si ricava questo ‘oro nero’: dopo una cottura lenta da cui si ottiene il mosto, e riposa dentro nelle botti per almeno 12 anni fino a oltre 25 anni, passando dalle più grosse alle più piccole botticelle, tutto senza fretta. E chiedete a Ludovica Zanasi la storia e il processo di produzione. nonsoloinsalata meglio a crudo in purezza per apprezzarne aromi e gusti intensi. Consorzio Produttori Antiche Acetaie.
Anche la storia di territori: gastrogolosi eccovi i sapori di Lombardia: salumi, formaggi, zafferano, birre artigianali e tante ricette della tradizione. ad esempio un Salva Cremasco DOP stagionato e gustoso che si sbriciola in bocca.
Non solo pistilli o polvere nel risotto: ecco i petali di zafferano della Az. Agr. “Fattoria La Robinia” del Pavese. E che dire delle birre artigianali di Birra Le Corti Di Porana di Astolfi Andrea , della serie “lo famo strano”: alla zucca (20% nel mosto), ai lamponi dolce qb o ai peperoni di voghera (ideate durante il lockdown da Andrea con i prodotti del territorio) o i salami del Parco Lombardo della Valle del Ticino .
Le carni cotte lentamente al BBQ come il pulled pork o le eccezionali Ribs (si sciolgono in bocca) di Beestró.
Il Montebore (formaggio a torta) di latte crudo 70% vaccino + 30% ovino di Caseificio terre del Giarolo, di 2 differenti stagionature, leggermente acido e con sentori di castagna e erbe.
L’Olio EVO del Lago di Garda in purezza (giustamente non sul pane che confonde): monocultivar Casaliva 100% dolce, fruttato di oliva e una leggermente amaro e piccante, o il misto (Leccino, Casaliva) del Frantoio Manestrini .
La novità (conosciamo benissimo i salumi di Greta e di sua nonna Quack) dei salumi di oca di Barbara Salumeria Nicolino di Mortara: il salame cotto più difficile, quello classico stagionato e gustoso, o il prosciutto e lo speck leggermente stagionato o pressato nel legno.
Anche pesce: la trota friulana affumicata di Friultrota Di Pighin.
O piccoli territori sconosciuti come quelli della Strada Del Vino Colli Dei Longobardi.
Trovate anche Showcooking, come quello di ieri con la ‘carbonara’ della ricetta originale di Anna Dente, cucinata dalla mano abile di Lisa Fontana ( e con Simone Fracassi per la presentazione del libro L’ultima Ostessa.), sotto la supervisione di Chef Carlo Cracco .
O le panificazioni di Farina Petra con la presentazione di Cristina Viggè.
L’enoteca di Golosaria
Non solo cibo: già perché a Golosaria trovate anche oltre un centinaio di aziende vinicole
Difficile scegliere con tanti produttori. Il Consorzio del Buttafuoco Storico, con tante bollicine Cruasè o Pasdosè serviti direttamente dal presidente Davide Calvi.
Unp spazio importante al distretto della Garda Doc dove con la competenza di Carlo Albero Panont potrete gustare bollicine morbide (extra dry fino a i possenti zero zuccheri), o il Brut di #prosecchista classico (a voi scoprire chi è), e qualche rosè dai profumi floreali e gusto deciso metodo classico come quello di Azienda Agricola Pratello
E grazie anche alla dritta di Paolo Massobrio un bianco sorprendente di San Michele Vini: l’ Otten3 (fratello maturo del Netto) un Trebbiano 100% vendemmia tardiva (acciao, affinato in cemento e 12 mesi in bottiglia)
Un plauso all’ufficio stampa Les Enderlin Bureau – Press Office, PR & Consulting con il suo team tutto in rosa !!
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