Taste Firenze: riso o pasta? birra o tartufo? pera o pomodoro?
Taste Firenze, edizione #9. Si è concluso ieri, un sacco di gente, espositori vecchi e nuovi dall’aria soddisfatta, pubblico transumante da un assaggio all’altro, operatori a caccia di opportunità e novità.
In effetti, oltre a mangiare tutto il mangiabile, ho anche fatto qualche piccola scoperta – cose buone buonissime, o belle bellissime, o addirittura nuove nuovissime. E nei prossimi giorni ve ne racconterò qualcuna.
Cominciamo subito con tre novità.
Il Riso di Grano del Pastificio Gentile
Giusto: se ci sono gli spaghetti di riso, perché non ci può essere un riso fatto con la pasta? Idea interessante, questa novità del Pastificio Gentile di Gragnano – messo alla prova da uno chef di prima grandezza, Nino Di Costanzo, in un Fuori di Taste (eventi che si tengono fuori dalla Stazione Leopolda che ospita la manifestazione). Il Riso di grano si usa come il riso, 11 minuti di cottura, un minuto di mantecatura, ed è pronto. Ne ho una scatoletta, e ci proverò.
La Birra al Tartufo di Savini Tartufi
Francamente, la procace fanciulla in etichetta non trovo sia un’idea splendida – in sé, senza considerare le polemiche sulla figura femminile nel mondo del lavoro, della pubblicità, eccetera. Il nome Grinta evoca il west e John Wayne, la bionda coi capelli rossi e le protuberanze e il tubero in mano non so bene cosa. L’ovale infiorettato (alla bavarese?) che la circonda, con la scritta “Birra di Trifola” – ehm, “Truffle Beer”, già visto. Comunque, la birra al tartufo (anzi, “birra non pastorizzata, rifermentata in bottiglia, al gusto di tartufo”, 5% vol.) di Savini Tartufi c’è – assaggiato un goccio, il tartufo si sente ma senza essere preponderante. Appena in commercio, devo provarla con più calma.
La Pera d’Abruzzo della Tenuta Fragassi
Lo ammetto – l’avevo preso per un succo di una varietà di pera dalla polpa particolarmente rossa. E invece questo della Tenuta Fragassi è un pomodoro, la pera è la sua forma, ma sempre di un succo si tratta – cioè, è una passata, ma ne ho bevuto un bicchierino d’assaggio, e poi un altro e un altro… buono, quindi: è un succo.
Emanuele Bonati
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