Ormai è passato qualche anno dalla prima apertura a Milano dell’Antica Focacceria San Francesco, che ha portato la cucina popolare siciliana nel nord Italia.
Per chi ancora non ne conoscesse la storia, possiamo dire che tutto nacque nel 1834 all’interno della cappella sconsacrata in un palazzo storico nel cuore di Palermo, per mano di Salvatore Alaimo, che aveva lavorato come maestro di cucina presso i Principi di Cattolica. Da lì in poi, quel luogo ha visto passare migliaia di personaggi illustri, che hanno fatto la storia, e di persone comuni, diventando una tappa obbligatoria per tutti i viaggiatori provenienti da ogni dove, me compreso.

La Focacceria (tutte le Focaccerie) è diventata ormai un punto di riferimento per diverse tipologie di clienti, perché non è il solito ristorante, bensì un luogo informale e versatile dove si può fare un “semplice” aperitivo, gustando vini siciliani accompagnati dagli schiticchi – ovvero piatti misti con vari assaggi, tra cui panelle, sfincione, crocchè di latte ecc.,  acquistare del  cibo di strada, da consumare rigorosamente nei fogli di carta o nei coni mentre si passeggia per la città, oppure cenare con i piatti tipici preparati anche con l’ utilizzo di molti prodotti dei presìdi slowfood della meravigliosa isola.
E L’Antica Focacceria è anche pasticceria. Quindi ci si può andare anche solo per acquistare dei dolci tipici tra cui cassatine, cannoli e quant’altro.
Tornando a noi, sono passato recentemente alla più recente Focacceria di Milano, l’ultima apertura, in via Panfilo Castaldi. Ci sono stato per un aperitivo informale e nel dubbio mi sono fatto portare un sacco di schiticchi e cose varie, come da foto.

Personalmente ho trovato i dessert troppo dolci per il mio gusto; per il resto devo dire che è stata una riconferma.
La Sicilia continua ad essere nel mio cuore, anche grazie all’Antica Focacceria S. Francesco.

Christian Sarti