Pensieri oziosi di un blogger ozioso: i World’s 50 Best Restaurants
The World’s 50 Best Restaurants lunedì sera ha visto un avvicendamento – non quello sperato – nelle prime tre posizioni, qualche uscita di scena (va beh, tanto poi tornano… vero??), qualche balzo in avanti (il thailandese Gaggan dal 66° al 17° posto) o all’indietro, qualche carpiato, una marea di tweet, una certa qual mancanza di suspense, forse dovuta alla conduzione dai ritmi serrati…
Cosa dire che non sia già stato detto, o twittato, o postato?
Che il Noma primo diventa la NoRma, che la gioia del Celler de Can era un po’ Roca – e che Bottura di scatole, l’Osteria Francescana sempre al Massimo al terzo posto!
E se Crippa si piazza (Duomo) al 39°, Le Calandre al 46°, purtroppo, di un soffio, esce dai 50 Davide Scabin. Quindi, Combal, Zero (che potrebbe essere prima dell’1, volendo…).
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Interessanti le osservazioni di Vincenzo Pagano su Scatti di gusto: non c’è stata l’attesa (?) escalation dei sudamericani, anzi nei primi 10 c’è solo un (ottimo) brasiliano, il DOM di Alex Atala, il resto due statunitensi e tutti gli altri europei.
Si conferma, alla luce dei risultati, che l’Italia non riesce a “fare sistema”, pur avendo tutte le disponibilità del caso; e Vincenzo cita la Danimarca, riportando il comunicato stampa, successivo alla vittoria, di Visit Denmark.
Emanuele Bonati
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