Qui Milano: Unico Milano, gelaterie in via Cadore, e Eat’s Bistrò
Da qualche settimana è iniziato il nuovo corso di Unico, il ristorante più alto di Milano – al 20° piano del WJC, il World Join Center, in zona Portello. Nuovo corso che si traduce in un nuovo nome – Unico Milano – e in un nuovo chef, Felice Lo Basso.
Il posto è veramente unico – non foss’altro che per la vista (foto di apertura, mia). Ma vale la pena di salire sull’ascensore (consiglio di salire con il primo a sinistra entrando, che ha una parete di vetro sul panorama…) anche per il menù di Felice (scusate la familiarità, ma insomma, l’ho anche presentato, per Dissapore, all’Expo Gate durante la Milano Food Week – insieme a Nicola Cavallaro, un altro che mi piace).
Ok, lo so – troppe foto mie, nel senso di con me, a metà fra un maldestro tentativo di riflettermi nella popolarità altrui, un autoaccreditamento del tutto risibile, e un vago compiacimento in un’immagine altrimenti improponibile se non appunto in contesti in cui passa in secondo piano.
OK – in realtà, sono gli altri che insistono a farsi fotografare con me…
Per la cronaca, la prima foto è di Reflex Studio, la seconda di Framcesca Negri.
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Da qualche tempo, passando la sera, sto notando l’insegna della Gelateria di via Cadore coperta da fogli di carta da pacco, e la saracinesca abbassata. Gelaterie Milanesi invece continua a rutilare di colori fluo all’angolo opposto. Meglio il gelato di Cadore che quello di GM – se del primo si può ancora parlare; ma GM sponsorizza la Bocconi Art Gallery (inaugurazione domani) e un concorso gelatiero-letterario – dettagli sulla loro pagina facebook.
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Cena con Filippo La Mantia da Eat’s Verona il 29 maggio: «Una cena all’insegna della tradizione siciliana per incontrare lo chef che ha conquistato il palato ed il cuore del pubblico e della critica eliminando aglio, cipolla e soffritti per arrivare fino all’anima del sapore, riscoprendo e reinventando la grande cucina del Sud Italiano. Un menù poetico ed intenso, ricco di spunti e suggestioni, da assaporare all’Eat’s Bistrò tra cultura e curiosità.» La newsletter, e il sito, non riportano nessuna indicazione di prezzo. Invece, ho scoperto che Eat’s Bistrò a Milano è cambiato, se non sbaglio aggiungendo un sushi bar; rimane aperto solo a mezzogiorno, non più la sera. Piccoli segnali?
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