Qui Milano: Baldassarre va a Roma, Spontini a Tokyo (e in Lombardia…)
Dopo aver decantato su Scatti e ricordato nella Foodsletter di settimana scorsa la calata di Fabio Baldassarre dal 20° piano dell’Unico all’ammezzato-quasi-primo-ma-con-giardino del Carlyle, ecco che lo chef prepara coltelli e pignatte, saluta, e torna a Roma. Non si tratta, come alcuni penseranno, di un effetto dei miei post (già peraltro risultati quasi letali in altre occasioni), ma, secondo il suo comunicato stampa, di un combinato di esigenze: quella di seguire più da vicino la figlia Emma, immagino prioritaria, e gli impegni lavorativi con The Corner, prossima apertura a Roma, e OpsoN a Taormina, di cui seguirà la stagione estiva. E in effetti, già alla presentazione alla stampa del suo arrivo al Carlyle, si era parlato di un’apertura effettiva da settembre. Sembra un errore di valutazione, come se Baldassarre avesse avviato questa sua avventura imprenditoriale senza aver ben calcolato il carico di impegni. Potendo per di più contare sulla sua fama personale, sulla clientela e sulla stima costruita in questi due anni all’Unico (ha anche ottenuto la stella Michelin), su un locale col suo nome (anzi due: il ristorante e il bistrot), in una zona centralissima della città, corso Garibaldi, e il tutto proprio alle porte dell’Expo2015, che sicuramente avrebbe rappresentato un’occasione importante.
«Spero di poter ritornare nel futuro»: noi siamo qui.
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Spontini, pizza al taglio tanto amata dai milanesi e vituperata in quanto non-vera-pizza (ma l’altro giorno un amico napoletano mi diceva sostanzialmente che no, non è la pizza napoletana, ovvio, ma è buonissima loo stesso), si espande verso Oriente, e arriva a Tokyo.
Apprezzata da tempo da studenti e turisti nipponici, la pizza di Spontini diventa giapponese grazie al franchising e alla JRD Inc. (Japan Residential Development), che si occupa peraltro anche di un ristorante italiano a Tokyo, il Canoviano Aoyama. E quindi sono partiti i lavori per la realizzazione della prima Pizzeria Spontini Japan (aprirà l’anno prossimo, nella zona di Omotesando). Sarà tutto italiano – l’arredo, simile a quello milanese, le immagini alle pareti, la farina, il pomodoro, la mozzarella (verrà congelata all’origine).
Presentata da Massimo Innocenti, AD Spontini, presso il locale di via Cenisio, alla presenza dei partner giapponesi (Sato Mitsuru, AD di JRD, Nemoto Yoshiyuki, che si occuperà del tutto, e l’architetto Iijima Arisa), l’avventura sembra partire sotto i migliori auspici. Non sembra esserci concorrenza come pizza al taglio, o al trancio; le pizzerie italiane sono più locali di fascia alta, per coppie più che per famiglie; presenti anche le grandi catene come Pizza Hut; Spontini ha come target la pausa pranzo, le famiglie, i giovani (sarà possibile l’asporto, anche se mi dicono che i giapponesi tradizionalmente non amano andare in giro con pacchetti e sacchetti, ma esistono efficientissimi servizi di consegna).
Previste nuove aperture, oltre che a Tokyo (ma si sta pensando anche a Russia, Francia, Golfo Persico, Dubai, Londra), anche in Lombardia; io ho uno Spontini vicno all’ufficio, uno in Duomo sulla via di casa, altri sparsi in zone che frequento abitualmente: ora me ne servirebbe uno in zona Argonne-Corsica, grazie.
Emanuele Bonati
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