Impressioni generali, dopo una rapida visita (sabato, alle tredici) agli Street Food Days nell’area espositiva di Novegro, all’Idroscalo:

– c’era poca gente

– ma che peccato: il talk show “Good for Food. Cibo buono, cibo sano, verso Expo2015” è stato venerdì mattina, ovvero quando ero in ufficio (al lavoro diurno, non food, intendo). Mi sarebbe piaciuto, erano previsti molti interventi, almeno sulla carta, interessanti: fra gli altri, di Giacomo Biraghi, Coordinatore dei Tavoli Tematici Expo, e Claudio Artusi, Coordinatore di Expo in Città; del giornalista, il giornalista Tommaso Farina, nutrizionisti, e Tiziana “Nonnapaperina” Colombo

– praticamente non c’erano code per mangiare: wow!

– buono il cartoccio di fritti: olive ascolane, semplici e al tartufo nero, mozzarelline, cremini; e il furgoncino a forma di oliva ascolana, beh… troppo forte!

– il tutto aveva un’aria un po’ dispersa e dispersiva e vaga

– ma dai: lezioni di hip hop! che idea carina

– furgoncini interessanti, comunque, alcuni già noti, altri ignoti: o mi studio un tour per ritrovarli, o cerco di convincerli a passare dal mio ufficio…

– i banchetti di specialità varie a fianco del capannone erano pressoché deserti – e i salumi toscani o umbri, e le pastedimandorla e cannoli siciliani, e via mangiando

– devo aver già assaggiato la birra Bad Guy (e se non l’ho assaggiata prima, l’ho fatto sabato: una rossa, buona, dovrò approfondire)

– gradevole la nuova Birra Moretti al limone, 2°

– bella la parte con i furgoncini e camioncini nel prato, sotto gli alberi: non poteva essere tutto lì piuttosto che metà sotto un capannone troppo ampio e troppo triste? queste manifestazioni dovrebbero nascere, e restare, in ampi spazi all’aperto, meglio se con prati e alberi e panchine e poltrone e uccellini cinguettanti…

– siamo favorevoli alle arti, ovviamente, ci piace l’hip hop e le altre iniziative tersicoree che si sono alternate nei tre giorni: ma che cosa mai è il Metateismo, a cui era dedicato un enorme padiglione all’ingresso, con quadri dépliant video e che so io? Mi ci sono seduto davanti per mangiare qualcosa, e ho ancora un certo mal di testa… Sarà stata la visione fugace di qualcuno degli oggetti dipint… appesi alle pareti? Sarà stato il collage che troneggiava su un cavalletto, uno di quelli con le figure dei grandi geni dell’umanità, da Gandhi a Michelangelo, da Chaplin a Einstein, da Goethe ai Beatles…?

Emanuele Bonati