Una meraviglia del creato, una delizia del palato, una goduria per… per… insomma, non mi viene la rima, ma senza dubbio è stata una delle cose migliori che ho conosciuto a Milano Golosa 2014.

Il banchetto del Consorzio di Tutela Patata della Sila offriva fettine di patata appena fritta, calda – e anche se mi rendo conto benissimo che qualsiasi cosa appena fritta e debitamente salata diventa immediatamente ottima o quasi, sono certo, grazie ai ripetuti assaggi, che in questo caso è proprio la Patata della Sila ad avere il merito di tanta goduria.

La Patata della Sila viene prodotta in alcuni comuni dell’Altopiano, nelle province di Catanzaro e Cosenza, una zona particolarmente adatta alla coltivazione del simpatico tubero (oh, a me sta simpatico, silano e anche non-silano, va bene?), che qui presenta un elevato contenuto di sostanza secca ed è quindi ottimo per le fritture.

Appena posso, me ne procuro un sacchetto e mi preparo le Patate ’mpacchiuse. La ricetta, tradizionale cosentina, è, insieme ad altre, sul loro sito (ahimé non proprio aggiornatissimo: come spesso accade, è lasciato lì, gli ultimi eventi in homepage sono del settembre 2013: è un peccato trovare ancora siti ‘fermi’, anche se poi le notizie che servono ci sono (ma da settembre 2013 non hanno fatto nulla? E Milano Golosa?). Vedo che c’è stata anche una festa…

Devo comunque cercarle: mi dicono si trovino in alcuni punti vendita, ad es della Coop – farò un poco di fatica, ma ne vale la pena.

Che è buona l’ho già detto, vero?

www.patatadellasila.it

Emanuele Bonati