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BLOGVS | November 21, 2024

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Il BlogVs delle Donne: tre domande all’AvvoCuoca Anna Patruno

Il BlogVs delle Donne: tre domande all’AvvoCuoca Anna Patruno
Emanuele Bonati

#8Marzo – una data celebrata in tutto il mondo, densa di echi e di ricordi, anche al di là delle sue origini storiche (la prima “Giornata della donna” venne celebrata nel 1908 su iniziativa del Partito socialista statunitense come conferenza internazionale), dei facili paternalismi, delle accensioni femministe, delle polemiche d’ogni colore. A noi piace il giallo delle mimose, piace che le donne vengano “celebrate”, piace, per un giorno, insieme a loro, piegare gli angoli della bocca in un sorriso in più. E per questo dedichiamo alle donne una serie di piccoli post marzolini su BlogVs – mini-interviste, ritratti, citazioni, storie, idee, immagini: Il BlogVs delle Donne, appunto.

Oggi incominciamo, del tutto casualmente, con Anna.

* * * 

Ubiquitariamente divisa tra cavilli e fornelli, Anna Patruno è nota in rete e in cucina (immagino meno nelle aule dei tribunali) come Avvocuoca. Un nome, un programma di vita. 

 

Allora: sei un avvocato o una cuoca? Più avvocato o più cuoca? Quale delle due professioni è più “facile”, per una donna?

Sono avvocato da 28 anni e ne ho 52… di certo dal punto di vista della “pratica” sono più avvocato, ma cucino da molti anni, direi da quando da ragazza gli amici in vacanza mi delegavano unanimi la carica di cambusiere… In tempi più recenti, diciamo da una dozzina d’anni, mi dedico più sistematicamente anche alla passione di cuoca, sia domiciliare (a casa altrui o con consegne di cene, pranzi, aperitivi su commissione) che per eventi.

Quale è più facile? Per una donna, caro Lele, è facile fare tutto quello che le viene in mente di fare, credimi. Quelle che dicono il contrario o sono in malafede oppure non credono abbastanza in se stesse.

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Come hai iniziato a cucinare?

Ho iniziato come tutti per emulazione delle figure familiari di riferimento, in primis la nonna materna; in seguito ho sviluppato delle curiosità e delle attitudini personali, che sono felicissima di aver potuto condividere proprio con i miei longevissimi nonni nei loro ultimi anni terreni: quando i ruoli si invertono e sei tu a preparare la pappa per chi ti ha cresciuto, beh, le cose funzionano sempre meglio. Il mio debutto “pubblico”, invece, risale a una decina di anni fa, quando un’amica mi ha appaltato i finger food per un evento nel suo locale nell’ambito della Settimana del Design, in piena Zona Tortona. La prova del fuoco deve essere così: o la va o la spacca!

Come definiresti la tua cucina?

Credo che il mio modo di cucinare si possa definire “rispettosamente creativo”: nessun volo pindarico, qualche azzardo occasionale per scuotere un po’ la situazione, ma piedi ben ancorati a stagionalità e territorio. Subisco molto il fascino delle contaminazioni fusion, ma a volte nella mia cucina si limitano all’aspetto delle pietanze.

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Comments

  1. Anna …numero uno !!!

  2. Cara Anna, dal momento che non posso usufruire della tua esperienza forense, in quanto ho superato tutti gli ostacoli, ricca ormai solo di me stessa e di un meraviglioso León , sono assolutamente curiosa di “testare” non l’Avvo, bensì la Cuoca!
    Parole sempre sagge ed appropriate, dunque, baci e complimenti! ( vedremo poi se posso estenderli anche ai manicaretti!)

  3. Avvocuoca

    Grazie, Emanuele.

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