Il BlogVs delle Donne: due domande a Chichi Meroni
Chichi Meroni, una delle signore dello stile a Milano, è tornata recentemente a uno dei suoi antichi amori, la cucina, aprendo L’Arabesque Café-Libraire in largo Augusto.
Tre lustri e passa dopo C’era una volta a tavola, un libro a suo modo importante e innovativo, posto com’era a metà strada fra ricette e prodotti, stagionalità e mise-en-place, eccoti aprire L’Arabesque Café. A poche vetrine di distanza dall’altro Arabesque, il tuo “cult store” fra moda e design.
Un passo dopo l’altro, forse questo Café-Librairie è nato come il pensiero di condurre ad un posto che fosse accogliente, con un cibo buono, e permettesse di dedicare un tempo alla lettura. Questi tre pensieri, il posto accogliente come L’Arabesque, il cibo che raccoglie le persone intorno a sé al Cafè-Restaurant, il tempo per i piaceri della mente, La Librairie, discendono direttamente da quel libro e dalle mie esperienze nel mondo del design e della moda. L’Arabesque Café e Librairie costituisce un connubio tra cultura e cibo, lo spot ideale per una pausa pranzo culturale durante la quale nutrire il corpo, la mente e l’amicizia.
Un tuo fil rouge è sicuramente Milano: com’è il tuo rapporto con questa città?
Confortevole, perché è una città a misura d’uomo, dove ci sono ancora molti posti nasosti, che vanno scoperti, una città con i pregi e i difetti di tutti noi.
Milano è una città che nel corso degli anni ha occultato le sue bellezze – e continua ad occultarle –, i suoi lati più affascinanti. Milano, per essere davvero Milano, ha bisogno di essere esplorata in profondità, cercando di sfuggire alle traiettorie tracciate dalla vita quotidiana. Per ri-scoprirla è quindi necessario uno sguardo obliquo e seguire itinerari non usuali. E’ così che viene fuori la città nascosta. E per nulla scontata.
Chichi Meroni online:
http://www.larabesque.net/
https://www.facebook.com/larabesque.milano
Emanuele Bonati
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