Spontini: pizza al trancio ma non solo
Chissà se qualcuno ricorda Gabriele Cirilli, il comico che si esibiva alcuni anni fa a Zelig al grido di “Chi è Tatiana??”, con tono tra lo stupito e l’incredulo per la mancata conoscenza di Tatiana da parte del pubblico.
Ecco, con Spontini funzionerebbe più o meno allo stesso modo, visto che senza dubbio alcuno è il nome che per tutti i milanesi significa pizza.
Un marchio ormai storico, ancora oggi in crescita, praticamente presente in tutta la storia quotidiana milanese dagli anni ’50 a oggi, dalla singola bottega di via Spontini sino all’espansione degli ultimi anni.
Dopo le aperture giapponesi, e le non meno importanti ultime aperture lombarde, oggi, a pochi giorni dalle imminenti aperture del point all’interno dell’aeroporto di Malpensa e di quello nel centro storico di Venezia, Spontini prosegue nel suo piano d’espansione estero approdando in Medio Oriente e Nord Africa, grazie all’accordo firmato con M.H. Alshaya Co, con il primo step dell’accordo che prevede l’apertura in sette anni di ben 34 punti vendita.
Per capire l’importanza dell’accordo serve sapere chi è M.H. Alshaya Co, ovvero chi, partendo dal Kuwait nel corso di quest’anno, farà conoscere la nota pizza in teglia milanese a un nuovo pubblico.
Alshaya, leader della ristorazione a livello mondiale, opera in franchising con oltre 80 marchi tra cui Starbucks, Victoria’s Secret e H & M, gestendo oltre 3.500 negozi in Medio Oriente, Nord Africa, Russia, Turchia ed Europa, e conta oltre 50.000 dipendenti.
“Crediamo che Spontini rappresenti qualcosa di unico e autenticamente italiano per i nostri clienti più esigenti”, ha dichiarato Mohammed Alshaya, amministratore delegato di M.H. Alshaya Co. “Siamo entusiasti di aggiungere al nostro portafoglio di brand della ristorazione leader a livello mondiale un marchio che ci ha colpito per la qualità della sua pizza, per i metodi artigianali utilizzati e per la storia e la tradizione che ha alle spalle”.
Giustamente orgoglioso dell’accordo è Massimo Innocenti, amministratore delegato della Spontini Holding, fermamente convinto che il vero obiettivo debba essere quello di “offrire a tutti i clienti in ogni parte del mondo dove siamo e saremo presenti la stessa esperienza e la stessa qualità che garantiamo ogni giorno nelle nostre pizzerie in Italia, grazie a ingredienti selezionati e a un metodo di lavoro codificato nel tempo”
Però non tutti sanno che Spontini non è soltanto il disco di pasta farcito.
Da anni è presente sul territorio, molte volte silenziosamente, con attività volte ad aiutare chi è meno fortunato, a dare la possibilità di un lavoro a chi ne ha bisogno, a rendere la città ancora più bella.
Con qualche piccola eccezione, come è avvenuto nell’ambito degli eventi solidali del Natale Milanese.
Nel mese di dicembre, all’interno di una tendostruttura allestita davanti alla Stazione Centrale di Milano, in sole sette ore sono state distribuite oltre 120 teglie di pizza ai senzatetto ospiti dei centri di accoglienza del Comune di Milano che, attraverso l’assessorato alle Politiche Sociali, è stato parte attiva nella realizzazione del progetto.
È stato davvero bello veder tagliare la pizza in tanti tranci per regalarla ai senza tetto milanesi.
Certo bisogna ringraziare anche le diverse associazioni caritative attive in città, tra cui i City Angels, la Fondazione Progetto Arca e quella di San Francesco d’Assisi, alla cui assistenza si deve gran parte della perfetta riuscita della giornata.
E quella che sembrava solo una speranza, come spiegava Massimo Innocenti alla conferenza stampa di presentazione in Comune, parrebbe diventare realtà.
“Vogliamo ridare indietro a questa città meravigliosa che ci ha permesso di crescere qualcosa. Quindi il Natale di Spontini diventerà un rito annuale: aiutare le persone fragili, dare un pasto caldo ai bisognosi credo sia un dovere della nostra realtà”.
Il Comune di Milano attraverso la voce dell’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino non aveva fatto mancare l’appoggio già in sede di presentazione, ricordando come fosse esistente da qualche anno l’asse Spontini-Comune di Milano.
“Un marchio, una produzione a cui siamo tutti molto affezionati che oggi si è messa a disposizione di una iniziativa solidale per le persone in difficoltà – spiegava l’assessore Majorino intervenuto alla manifestazione – ma anche per la città perché in questa maniera si presidia bene, in modo positivo e accogliente anche una piazza complessa come la stazione centrale e si dà una mano a chi è in difficoltà scambiandosi gli auguri in modo semplice.”
Ma come dicevamo l’azienda Spontini non è nuova ad iniziative sul territorio.
È del 2013 l’appoggio di Spontini all’Associazione CAF, storica realtà milanese di aiuto alle famiglie in difficoltà che accoglie nelle sue strutture minori vittime di abusi, attraverso raccolte fondi a sostegno dei minori e l’inserimento lavorativo dei ragazzi una volta maggiorenni all’interno dei propri punti vendita.
Dello scorso anno invece la collaborazione col CELAV, il servizio del settore servizi sociali per adulti in difficoltà del Comune di Milano che favorisce l’integrazione lavorativa di soggetti in condizione di svantaggio e disagio personale, familiare o sociale che hanno difficoltà ad inserirsi nel circuito produttivo autonomamente.
Inoltre, da quattro anni Spontini collabora con il Comune di Milano per la manutenzione di aree verdi pubbliche della città vicine alle proprie pizzerie.
Ecco quindi, a chiudere un po’ il cerchio, quello che sarà un appuntamento annuale per stare vicino alla città di Milano e ringraziare i suoi abitanti per l’affetto che da sempre dimostrano all’azienda.
A proposito: a noi la pizza di Spontini piace: Emanuele Bonati l’aveva anche messa fuori classifica fra le migliori pizzerie milanesi del 2016. A noi piace per quello che è, o che non è: non è napoletana, non è gourmet, è al trancio, è buona.
[Immagini: suppost.it, Spontini]
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