Nuove app: MyCIA, e sei a tre tap dal tuo piatto preferito
Ne nascono ancora di app foodie? Sì! Per esempio una che abbina piatto preferito e luogo dove mangiarlo. Si chiama MyCIA, è tutta italiana e si appoggia da subito su una rete di locali in varie città. (E come si pronuncia? Io direi “mai-sìa” che però non mi suona bene. Meglio “micia”? Il naming è materia molto precisa e delicata, ma ne riparleremo.)
Il sottotitolo, in compenso, chiarisce con 3 parole azzeccate che cos’è MyCIA: un personal food advisor.
Che sarebbe come dire, un suggeritore che conoscendo i tuoi, i vostri gusti e valori etici rispetto al cibo (profilazione), intercetta anche in tempo reale i locali dove potrai dove potrete soddisfarli (geolocalizzazione), perché ne legge i menu.
Naturalmente la profilazione è inclusiva e gli algoritmi – sofisticati, ça va sans dire – sono capaci di catturare tutte le specifiche di stili alimentari come gluten-free, vegetariano, vegano, etc.
Sentiamo che cosa dice chi l’ha inventata:
“Abbiamo creato MyCIA come strumento facilitatore che entri a far parte della nostra vita quotidiana, come un compagno fedele o una tech concierge – spiega il Founder Pietro Ruffoni, CEO di HealthyFood – e oggi, se voglio mangiare una pasta cacio e pepe a Venezia, con MyCIA posso realizzare il mio desiderio con tre tap sul cellulare”.
Tre tap sul cellulare sono una bella promessa, l’equivalente mobile di “tre soli click” al computer dei siti internet nei primi anni duemila. Tempus fugit!
Sull’App i menù di centinaia di ristoranti di Top Destination come Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Torino.
Lanciata per il World Food Day (che era il 16 ottobre, distratti che non ve ne siete neanche accorti!), è già operativa. Io l’ho scaricata per scriverne. Mi piacciono sempre i corsi e i ricorsi del panorama foodcultural.
E infatti adesso, con un briciolo di sentimentalismo per quando anche noi creammo EAT2 (un’app che profilando e geolocalizzando abbinava gusti dell’utente a posti da riempire nei locali a prezzi golosi), vi lascio perché vado a provare come reagisce MyCIA alla parola “polpo”.
Daniela Ferrando
[Immagini: videate della app; glass jellyfish table Daniela Forti]
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