Tutti con la Carta d’Identità Alimentare?
“Siamo quello che mangiamo” è già stato detto in tutte le salse. E se invertissimo, dicendo che mangiamo quello che siamo? Dopotutto, è questo l’assunto del progetto food-tech tutto italiano che ha al suo centro l’app MyCIA, cioè “My CIA” = cioè “la mia Carta d’Identità Alimentare”. Su Blogvs ve ne avevamo già parlato tempo fa.
Un documento digitale molto personale per clienti ed esercenti
Aggiorniamoci. L’App – un documento digitale così specifico, così non ludico, così personalizzante – ha raggiunto i 120mila download, restituendo profili di consumatori sempre più attenti e consapevoli delle proprie scelte a tavola a casa e fuori casa. Scelte confessate alla propria app, senza pregiudizi. Scelte per cui l’utente si attende rispetto – e proposte.
Per esempio, il 43% segnala esigenze specifiche come il NO al glutine e al lattosio. Ci sono poi dei NO culturali come quello ad acciughe, agnello, aglio. Questo potrebbe impensierire o funzionare da indicatore per i cuochi che amano le incursioni in questi sapori? Questo può aiutare cuochi, ristoratori ed esercenti, nel momento in cui anche loro utilizzano l’app per modulare e valorizzare la propria offerta.
Peraltro, pandemia e lockdown hanno portato molte persone a rivedere e a gestire più direttamente e più responsabilmente il proprio regime alimentare. Lo si legge anche nell’indagine del Centro Studi di HealthyFood, l’azienda italiana che ha creato MyCIA.
Pesce sì, carne uhm, frutta tanta. E tanto contacless.
Sapevate che i Pescetariani superano i Vegani, e sono in tanti anche i Fruttariani, soprattutto nelle zone di Milano, Roma e Napoli? E sapevate che MYCIA ha anche una sezione dedicata al Contactless? Come potevamo immaginare, sono sushi, pizza e pasta i piatti più ricercati.
“Il lockdown – fa sapere Pietro Ruffoni, CEO di HealthyFood – con la chiusura di bar e ristoranti ha imposto agli utenti abituati a consumare pasti o colazioni fuori casa un’ulteriore riflessione sulle proprie esigenze alimentari, al di là delle allergie dichiarate ufficialmente. C’è sempre maggiore attenzione alla qualità dei prodotti e degli ingredienti dei piatti che si sceglie di mangiare fuori casa e lo vediamo anche dal boom di download, oltre 120.000, della nostra App, MyCIA, che è l’unica applicazione food-tech esistente in Italia con una Carta d’Identità Alimentare, termometro di come cambiano le consuetudini alimentari degli italiani affezionati al dine out”.
Di tante identità che possiamo interpretare ogni giorno della nostra vita, l’identità alimentare, che esprime la nostra salute e la nostra cultura, è forse la più importante.
Daniela Ferrando
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