I vini per l’estate: albe, tramonti, gioielli
I vini per l’estate spesso hanno i colori delle albe e dei tramonti. Non ci avevo fatto caso prima. E quindi colori dorati, rosati, aranciati, lasciando agli estremi i bianchi più bianchi e i rossi più fondi. Eccone alcuni, corredati di consigli accessori. O addirittura di accessori veri e propri.
Aurorale. ONE di Cascina la Badia, bollicine da uve Barbera
Color petalo di rosa. Ma a me piace di più color aurora dalle dita di rosa (come diceva Omero, Ῥοδοδάκτυλος Ἠὼς, che si pronuncia rododàktylos eòs). ONE di Cascina la Badia è uno Spumante Metodo Classico Rosé Extra Brut da uva Barbera! Una scommessa vinta per i fratelli Ruggerone, vigneron e proprietari della cantina, con la complicità dell’enologo Ivon Picollo e del socio Marcello Mazza. Bollicina tesa, tagliente, salina, una meraviglia anche a tutto pasto. Personalmente testata in modalità aperitivo e cena, ed ecco dove (sì, sono indirizzi suggeriti):
A Montegrosso d’Asti, con la cucina tradizionale della Locanda del Boscogrande.
Vintriga a Castagnole delle Lanze, cucina giovane e contemporanea nel centro storico.
Sapori Solari in via Stoppani 11 a Milano, con le sue tapas super fantasiose.
Intenso. Villa Gemma, Cerasuolo d’Abruzzo DOC Superiore Masciarelli
Il Cerasuolo richiama le ciliegie, e non solo nel nome. Le chiama proprio, magari un bel cestino. Ma quando le ciliegie sono finite, si può onorare il vino accompagnandolo a gelatine e confetture per formaggi? Ed è così estivo questo Cerasuolo, da uve 100% Montepulciano vinificate in bianco con macerazione di 24 ore sulle bucce per ottenere l’inconfondibile rosso “cerasa” carico. E altre sensazioni: “al naso risulta fresco e succoso, lasciando emergere note intense di ciliegie fresche, agrumi e petali di rosa.”
Ma avreste mai pensato di berlo in un cocktail decorato con un tagete? E con un risotto alla riduzione di marasche?
Traboccante. Trabocco DOC la bollicina d’Abruzzo
Restiamo in Abruzzo? In pieno road show con la stampa in queste settimane è l’ambiziosa e sorprendente bollicina d’Abruzzo da uve rigorosamente autoctone che ha preso il nome identitario, bellissimo, di Trabocco DOC. E quindi, dal bianco al rosé, espressioni di Montonico, Passerina, Pecorino, Cococciola e via spumantizzando. Con il Presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi, e con l’assistenza dei sommelier Fisar abbiamo degustato quattro aziende – Eredi Legonziano, Casal Thaulero, Vinco, Citra – e 8 calici.
Ma quanto è meraviglioso il Trabocco con le pallotte cac’e ove? A Milano, anche in versione d’asporto da Il Capestrano e relativa bottega.
Dorato. Filari di Timorasso Boveri dai colli tortonesi
Vincitore dei tre bicchieri del Gambero Rosso 2023, il bellissimo Filari di Timorasso 2020, etichetta celebrativa lanciata da questa cantina trentennale che ha scommesso forte sul proprio antico territorio, ha lo stesso giallo dorato del sole che sale in una velata mattina d’estate. Profuma intensamente: sentori di ananas, pompelmo e fiori gialli con piacevoli sfumature minerali. Al palato è pieno ed elegante, equilibrato e intenso.
Suggeriti abbinamenti iperlocali: formaggio Montebore, carni bianche, plin, risotti. E da accessoriare con i geniali gioielli di recupero, pezzi unici creati dalla tortonese Amelia Cavalieri con Alessandra Cifarelli, aka AC & AC: anelli in resina, orecchini, con inclusione di foglie e viticci di Timorasso!
Rosso rosso. Summer Ruchè Luca Ferraris
Letteralmente, più esattamente: Sant’Eufemia – Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, da uve Ruchè in purezza. Come tale, arriva diretto, senza fronzoli – un vino da merenda all’ombra o per un semplice piatto di pasta estivo dopo il tramonto, che evoca con suo rosso rubino screziato di porpora. Quando fa caldo, lo si serve tranquillamente a 12°, rinfrescante, profumato di rosa e ciliegia, tannino leggero, ma ha i suoi bei 14°.
Un vino da Ferragosto con gli amici! Non a caso il produttore lo coccola come il suo Summer Ruchè.
Daniela Ferrando