I vignaioli indipendenti e l’enoturismo. Tutto nella nuova app FIVI
Bello perdersi nella bellezza, ma anche sapere dove trovarla insieme alla bontà. Basta un’app. Si chiama FIVI l’app ufficiale della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, la prima tra le sue omologhe in Europa a utilizzare questo strumento. Sulla nuova versione di FIVI trovate 1.600 vignaioli indipendenti mappati in tutta Italia.
Un video* ironico e in chiave noir per presentare FIVI
Come funziona l’app FIVI
L’app, disponibile in italiano e in inglese (evviva!), ha soprattutto funzioni di ricerca geolocalizzata e catalogo. Siete in giro. Aprite l’app. Scoprite i Vignaioli più vicini. Vi incuriosite. Andate a trovarli. Scoprite il loro vino, la loro storia, tutto il paesaggio intorno, meta di degustazioni e scoperte – dalla Val D’aosta a Pantelleria.
La ricerca funziona anche in ordine alfabetico, per regione o parola chiave e serve anche per raggiungere direttamente l’ecommerce della singola azienda.
L’app è anche un perfetto promemoria delle cantine e dei vini preferiti e un catalogo ragionato del prossimo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che si svolgerà a Bologna dal 25 al 27 novembre 2023, dove ci saranno allora più di mille Vignaioli e spazi più ampi illuminati dalla luce naturale, un parcheggio enorme e treni comodi e la possibilità di farsi spedire gli acquisti direttamente dalla fiera.
Un bel contributo per l’enoturismo
“I Vignaioli Indipendenti sono i principali protagonisti dell’enoturismo, in Italia: perché sono intrinsecamente legati al loro territorio, che tutelano con il loro lavoro e raccontano attraverso i loro vini, e perché possono offrire al turista un’esperienza completa di conoscenza del mondo del vino, dal vigneto alla cantina” – racconta Rita Babini, vignaiola in Emilia Romagna e segretario nazionale dell’associazione che, con i colleghi Vignaioli Luca Ferraro, Monica Raspi e Tommaso Iori ha presentato a app negli spazi di Cascina Cuccagna a Milano, che ha con FIVI un rapporto di grande affinità.
Viva l’enoturismo. Che si fonda su un tessuto di aziende piccole, anche piccolissime e sul paesaggio unico al mondo che queste sanno custodire per oltre 15.000 di ettari vitati.
Che risponde a un desiderio di autenticità – lo confermano i più recenti e accreditati rapporti e proiezioni come il rapporto sul turismo enogastronomico presentato da Roberta Garibaldi e il Food and Wine Tourism Forum di Grinzane Cavour.
Che può dar vita a un indotto intelligente, motivando le aziende a conduzione familiare a coinvolgere le generazioni più giovani. In vigna e nei servizi digitali e di accoglienza.
Sì, però. Un consiglio pratico
A proposito di digitale e di accoglienza. Se con l’app si trova l’azienda, meglio assicurarsi di trovarci anche le persone. Avvertite sempre del vostro arrivo, perché i vostri Vignaioli potrebbero davvero essere all’opera in vigna o in cantina, come è naturale. E voi meritate di essere accolti da loro al meglio.
Ci sono tante storie da raccontare.
C’è un savoir-faire da farvi vedere.
Ci sono vini da assaggiare e paesaggi da esplorare.
Daniela Ferrando
* FIVI ha commissionato ai giovani registi e filmmaker Gianmaria Pezzato, responsabile della regia, montaggio e ideazione, e Michele Purin, impegnato nella produzione e nella direzione della fotografia. Il detective è interpretato dall’attore trentino Stefano Detassis, mentre il suo assistente è Andrea Bonfanti. Hanno collaborato alla realizzazione dello spot Stefano Prestia (produzione creativa, audio e suono), Noemi Traverso (scenografia e costumi) e Giovanni Mocellin (assistente operatore). Si ringraziano Patrizia Miorelli e Feliciana Bruni di Trentino Sviluppo, Cantina Martinelli per la location e Cantina Pisoni per le immagini di repertorio. Nello spot appaiono come comparse Marzia Bona, Sergio Previte, Devis Cobelli, Emilio Pichler e Gianpaolo Poli.