EmergenteChef ed EmergentePizza Nord 2025 (ero in giuria)
Dai contest EmergenteChef ed EmergentePizza 2025 del 18-19 giugno a Robecco sul Naviglio sono usciti i primi 8 nomi del Nord. Aspettiamo l’1-2 ottobre e Roma per gli 8 nomi del Sud. Serve emergere a meno di 30 anni? Serve. Ti lancia fuori dalla comfort zone. Fa notizia e fa crescere. Ma anche essere in giuria è uscire dalla comfort zone.
Villa Terzaghi a Robecco e TOG Bistrot a Milano sono stati i due luoghi della competizione e della premiazione, entrambi legati a Carlo Cracco come direttore della Maestro Martino Food Academy e creatore della Fondazione TOG Bistrot per la formazione e la valorizzazione nel mondo della ristorazione di ragazzi disabili e meritevoli.
Volete i nomi di EmergenteChef 2025? Eccoli
Partendo dal vincolo di utlizzare uno o più prodotti dei partner dell’evento, ogni chef ha proposto due suoi piatti e il proprio pane. In ordine alfabetico, i nomi e le ricette (quasi tutte) dei finalisti:
– Luca Belotti del ristorante Bolle* a Lallio (BG), Lombardia, che ha presentato Carote e lavanda e Raviolo di riso in brodo, vitello, tartufo.
– Vittorio Cappelluzzo del ristorante Piccolo Lago** a Verbania, Piemonte, con Pollo alla Brace (v. foto copertina: nonostante il nome, un piatto vegano, che ha sopreso tutti) e Tacos Sud Ossola.
– Erion Fishti del Leschär Restaurant a Zurigo, Svizzera, con Sedano rapa e tartufo e Branzino, Pomodoro e Tartufo
– Alessandro Pacchioni del ristorante Cavallino a Maranello (MO), Emilia-Romagna.
Volete i nomi di EmergentePizza? Qui
Partendo da un impasto rigorosamente fatto a mano, ogni pizzaiolo ha presentato la propria idea di Margherita, la pizza benchmark. Più una pizza creativa. Anche qui il vincolo di utilizzare, come in una magic box, pomodori, farine, basilico e salumi messi a disposizione dagli sponsor. I finalisti (ritratti nella foto di gruppo sopra):
– Francesco Catapano della pizzeria Le Coccinelle a Valle Antrona (VB), Piemonte.
– Antonio Coppola della pizzeria Fratelli Coppola a Milano, Lombardia.
– Antonio Fusco della pizzeria Dry Milano a Milano, Lombardia
– Mohamed Fawzi Elsaye Elnagar della pizzeria Wemà a Torino, Piemonte.
I premi speciali per (cre)azioni speciali
l premio “miglior pane”, in collaborazione con Agugiaro & Figna Molini, è andato il primo giorno a Christian Uboldi del ristorante Conca Bella a Vacallo (CH), Svizzera e il secondo giorno a Roberto Suevo del ristorante Il Moro a Monza, Lombardia.
Il premio “sostenibilità”, con Cantine ViteVis, è andato il primo giorno ad Amedeo Ricciardo del ristorante Borgo Sant’Anna* a Monforte d’Alba (CN), Piemonte e ilsecondo giorno ad Andrea Silvestri del ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler*** a Brunico (BZ), Trentino Alto-Adige.
Il premio “miglior pairing”, sempre con Cantine ViteVis, è andato il primo giorno ad Agnese Loss del ristorante Osteria Contemporanea a Gattinara VC, Piemonte e il secondo giorno a Marco Guiducci del ristorante Gellivs* a Oderzo (TV), Veneto.
In area pizza, il premio “pizzaiolo del cambiamento”, con Le 5 Stagioni, è andato a Gabriele Baruzzi della pizzeria Rock dal 1978 a San Faustino di Bione (BS), Lombardia.
Il premio “miglior pairing”, con Cantine Vite Vis, è andato a Fabio Furini della pizzeria Ostu a Poirino (TO), Piemonte.
Il contest visto dalla postazione in giuria
La giuria è un ossevatorio. Dei partecipanti e delle loro creazioni. Dei colleghi giurati. Dell’organizzazione nel suo complesso. Delle personali impressioni. Ho rilevato:
- l’emozione palpabile, che è una cosa bellissima, e il controllo per dominarla
- ma come? Una sola donna tra tutti i concorenti maschi? Lode ad Agnese Loss (e speranza di vedere più cuoche nelle prossime edizioni)
- lo spettro di giudizio dei colleghi giurati. Il sempre utile confronto
- il sapere tecnico di professionisti così giovani. Domanda maliziosa: e se come accade per i pizzaioli con la Margherita li si mettesse in competizione su un piatto-benchmark come gli spaghetti al pomodoro?
- la proporzione delle porzioni, ovviamente valutata sui piatti veri
- la corrispodenza tra piatto-assaggio destinato ai giurati e piatto vero – per me un criterio di giudizio molto importante, anche se non presente nella scheda data a noi giurati
Post-Scriptum di utilità pratica
I nomi dei finalisti includono anche i loro indirizzi. A partire da Villa Terzaghi io li userei, anzi lo userò, come una rubrica di posti da visitare per provare quelle cucine, in attesa della prossima punta di Emergente Chef e Pizza, ancora condotta da Luigi Cremona e Lorenza Vitali, per il meglio del Sud. Ad futura!
Daniela Ferrando