Tanto CibVs QuantoBasta
Aggiungi del porco a tavola…
…che c’è un leghista in più. No, non ho sbagliato il titolo della canzone e travisato il senso della commedia musicale di Garinei e Giovannini del 1974, quando in Lombardia al massimo si smoccolava contro lo smog, la nebbia e i terroni.
Il sindaco di Adro, Oscar Lancini, padre-padrone del comune, con un colpo di mano ha di fatto chiuso l’associazione che dal 1974 gestiva il servizio di mensa scolastica (mensa già al centro dell’attenzione mediatica qualche mese fa per l’ordinanza comunale che negava l’accesso al servizio ai bimbi non in regola con i pagamenti – magari correttamente da un punto di vista economicolegale, ma inqualificabile da un punto di vista etico, umano…), che d’ora in poi sarà diretto dal comune. Ed il sindaco, come ogni bravo amministratore che ha a cuore la vita dei propri concittadini, ha già contattato quattro cuoche e imposto un menù padano, ricco di pasta e maiale, e “chi non vorrà mangiare il maiale vada pure a casa”. Perché è questo l’intento: allontanare i bimbi musulmani, che non possono mangiare maiale, e non solo dalla mensa, così da sottolineare ulteriormente “loro e noi”, dove per “noi” si intende “i padani”, duri e puri – e tradizionalmente golosi di maiale. Piatto della consuetudine gastronomica soprattutto negli anni ’60, quando peraltro il popolo padano emigrava nelle miniere del Belgio per scappare alla pellagra, feroce come la zanzara tigre nelle sere d’estate.
A questo punto alla panzana della salvaguardia delle radici cristiane non crede più nessuno. Gesù, il primo “comunista” – ricordate, i poveri vanno in paradiso ed i ricchi rimangono incastrati nella cruna dell’ago – e “femminista” – la Samaritana, Maddalena, la madre Maria e le donne ai piedi della croce, che credono a differenza degli apostoli e per prime vanno al suo sepolcro incuranti del pericolo – delle Sacre Scritture, mi pare abbia anche detto una cosa banale tipo “lasciate che i bimbi vengano a me” – immagino anche a pranzo. Evidentemente i bimbi possono andare ovunque, tranne che nei comuni bresciani proni alla fede leghista e simpatizzanti del mitico Erode.
“Ma che cattiva!! Che mai ti avrà fatto quel povero diavolo di un sindaco?” Personalmente a me nulla, ma è la banalità del male delle sue azioni che rendono pericoloso il suo pensiero. Inserire nella mensa scolastica menù a base di maiale per i bambini musulmani è come dare un dolce a un diabetico o una piadina a un celiaco – ovvero scegliere deliberatamente di fare del male. Impedire a dei bimbi di accedere alla socializzazione che avviene durante il pranzo comune è quanto di più deliberatamente stupido si possa attuare. Avete mai visto dei bimbi in età scolare durante l’intervallo del pranzo? Io sì – sono stata per 5 anni in commissione mensa di una scuola elementare. Ai bimbi di prima o di seconda elementare interessa giocare, giocare, giocare e poi magari mangiare. E “mangiare” è l’atto di socializzazione più importante che possa esistere: condividere il desco con qualcuno, dividere il pane e il companatico, aggiungere una sedia che c’è un amico in più, far festa per il ritorno del figliol prodigo. Ritornando così alle Sacre Scritture, banalmente citate da chi non sa leggere con il cuore, dove Gesù è balzato agli onori della cronaca durante le nozze di Cana ed ha salutato gli apostoli e l’esperienza terrena appunto con l’ultima cena.
Condividere è crescere, imparare. Anche davanti a un piatto di spaghetti o di couscous.
Sempre che non ci sia qualcuno idiota che te lo impedisca con l’abominevole scusa che “prima noi e poi loro”.
E tutto questo sotto lo sguardo rassegnato di un povero Cristo, imbullonato al muro, costretto ad assistere alla negazione delle sue parole…
Anna Maria Pellegrino
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