CibVs intervista… Laura Rangoni
E va bene. Giornalista scrittrice di enogastronomia, può andare. Con un penchant per il mondo delle wicca, delle erbe misteriosofiche, nonché della storia, insomma, ci può stare. Una passionaccia per gatti cani animalini di ogni genere – lodevole, anzi, doverosa, comprensibile. Autrice di scaffali di libri in ciascuno di questi campi, e per scaffali intendo proprio scaffali e scaffali, a questo punto è comprensibile.
Ma.
Ma un libro di ricette – anzi, due libri di ricette – per cani e gatti… “Per cani e gatti” non nel senso di “per chiunque, per chicchessia”: proprio per gatti, e per cani. 101. Cioè 202, 101 per volume. Non gatti e cani: ricette. 101 ricette da preparare al tuo gatto almeno una volta nella vita e 101 ricette da preparare al tuo cane almeno una volta nella vita, editi da Newton Compton. Da non capacitarsi. Da porsi delle domande.
Anzi, le domande facciamole direttamente a lei.
La prima domanda sorge spontanea: perché? L’amore per i quattrozampe, l’insoddisfazione per i cibi per animali in commercio, il desiderio di occupare un eccesso di tempo libero, il bisogno di nutrire animali inappetenti?
Sicuramente un amore enorme, profondissimo, materno per i miei 7 gatti e 3 cani. I cibi animali in commercio sono i più disparati, come composizione e come prezzo, e se ne trovano di ottimi. Anche i miei amori pelosi a volte mangiano la classica scatoletta, quando “mamma non c’è” o non ha tempo. Tuttavia, poiché ho lo studio in casa, trovo gradevole e divertente occuparmi personalmente della loro pappa.
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Immagino che tutte le ricette siano state testate su cavie più o meno volontarie: erano proprio cavie, cioè animali del genere Cavia (noti anche come porcellini d’india), oppure gatti e cani scelti fra quelli che vivono con te, o fra quelli di amici e parenti, o hai fatto i tuoi esperimenti direttamente sul tuo compagno?
Un po’ tutte le cose assieme. Già dai titoli delle ricette vedi che, pur essendo pensate per gli animali, possono essere adattate anche agli umani. Scommetto che anche tu mangeresti le alicette alla griglia su fonduta di parmigiano… è quello che preparerò stasera ai gatti.
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Piacerebbero al mio gatto Ariel… Ma naturalmente io dovrei assaggiarle per sentire se vanno bene per lui… Ok – puoi dirmelo: di quanto sono ingrassati i tuoi cani e i tuoi gatti durante l’elaborazione dei rispettivi ricettari?
Morgana, la mia lupetta, è da sempre inappetente, ed è per lei che ho inventato la quasi totalità delle ricette per cani. I gatti solitamente gradiscono un po’ di tutto, ma alcune, le più anziane, necessitano di cibi morbidi perché hanno la dentatura malandata. E comunque i miei gatti sono belli cicciotti, direi in splendida forma. E qualcuno in sovrappeso, perché più goloso degli altri. Ma non sono, in generale, ricette studiate per far aumentare di peso.
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Scherzi a parte, mi sembra un’ottima idea – e per quello che posso giudicare un’idea di successo, visto che nei giorni precedenti il Natale in diverse librerie i volumi scarseggiavano già, quando non erano addirittura terminati. In effetti, non è raro che si cucini per i propri animali, anche se per lo più buttando in pentola un po’ di ingredienti a caso. Nei tuoi libri invece è tutto calibrato dosato studiato soppesato. Sei andata a naso, a intuito, basandoti sulla tua esperienza, o ti sei anche consultata con esperti, veterinari e simili?
A parte l’esperienza ormai trentennale in fatto di cucina casalinga per gatti, ho intervistato molti veterinari e mi sono attenuta in particolare ai consigli dei due dottori che seguono i miei piccini.
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Ci sono alimenti che sono dannosi per i nostri amici pelosi?
Sicuramente sì. Anzitutto i cibi speziati. Spesso si pensa che nella ciotola del cane possa finire qualsiasi avanzo della cucina, e questo è un errore madornale. Poi il cioccolato, che è decisamente tossico per i cani. Ti parlo di cani perché sono più di “bocca buona” rispetto ai gatti, che invece solitamente sono più schizzinosi, e quindi rifiutano cibi con odori troppo penetranti, o pepati, ecc.
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Come in tutti i tuoi libri di ricette, quello che impressiona, oltre alla quantità delle ricette stesse, è anche la fantasia. Anche perché non credo che tu abbia riciclato ricette da un volume all’altro…
Difficilmente. In realtà può capitare che una ricetta come quella della pasta e fagioli, un classico, finisca in due libri diversi. Io adoro i sapori, e adoro combinarli come fossero note musicali. Le note sono solo sette ma le musiche che puoi suonare sono infinite. È così anche per i cibi. Mi piace osare, sperimentare. E consigliare abbinamenti anche azzardati.
Ma c’è anche un’altra cosa che rende questi libri un ottimo acquisto – oltre alla gioia evidente dei destinatari ultimi. Che cos’è?
Ho deciso di devolvere l’intero ricavato della vendita ad associazioni che si occupano di animali in difficoltà. Solamente con i proventi di alcune presentazioni che ho fatto personalmente in varie parti d’Italia sono riuscita a spedire la prima modesta cifra per l’acquisto di cibo e vaccini destinati a un canile dove vengono tenuti e curati magnificamente cagnolini anziani. Lo slogan è: un libro una scatoletta. È infatti mia ferma intenzione regalare, per ogni copia venduta, una scatoletta di cibo per cani o per gatti ai poveri sfortunati che non sonnecchiano tutto il giorno su un comodo divano, come fanno i miei “ragazzi”, e che hanno sicuramente bisogno di un pensiero, una pappa buona, una coperta per difendersi dal freddo o qualche medicina.
OK – ora bando alle ciance e parliamo d’affari: ho in mente una joint venture commerciale che potremmo mettere su con CibVs, con il tuo sito dedicato ai ragazzi a quattro zampe, a-mici, e naturalmente la tua cucina: pensavo a una linea “LAURA RANGONI – CIBVS PER CAGNONI” e magari un’altra linea “RANGONI E CIBVS – PER IL TUO GATTVS”… cioè… no, dunque, vediamo – RANGONI PRELIBATEZZE PER GATTI DI RANGO… no magari……….
Emanuele Bonati
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Ho acquistato entrambi i libri di Laura, ho provato le ricette per i miei trovatelli, Lucky, un cagnolino che quando abbaia con troppo entusiamo alle vecchine di passaggio, poi perde la voce e deve schiacciare un pisolino, e Agata, un felino dall’assetto un po’ ribassato. I piatti sono piaciuti e, come fanno sempre, se li sono anche scambiati. E ne ho anche parlato in trasmissione perché le indicazioni che Laura dà nelle prefazioni antecedenti alle ricette sono logiche e dettate dal buon senso, sentimento che qualche volta è latitante negli umani. Grazie Laura!
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Ho una casa, e una cucina, in cui regna una felice anarchia felina, vittime della quale siamo sia io che il mio compagno tanto quanto il nostro cane. Loro, i felini, sono al momento in quattro. Ma questo non conta. Ne basterebbe uno solo e avrebbe il controllo assoluto della situazione. I gatti sono così a mio avviso. Lontani cugini del re della giungla, mantengono nei loro geni la predisposizione al comando. MA IO LI ADORO!
Rimango perciò ammirata e senza parole all’idea di questi bellissimi libri e so già che dovrò procurarmeli e sottoporre le ricette al giudizio insindacabile dei miei piccoli tiranni. Grazie della segnalazione.
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