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BLOGVS | November 21, 2024

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Che bello un giorno a Fobello

Che bello un giorno a Fobello
christian
  • On 05/06/2013
  • http://www.cibvs.com

Non è stata – ancora – una gran primavera. Sforzandomi un po’,  posso ricordarmi di qualche giorno in cui il sole splendeva forte. Ad esempio, il 25 Aprile, giorno di ponte e quindi di vacanza, che ho passato nel verde della Valsesia – più precisamente, a Fobello.
In questo paesino si trova l’Albergo Ristorante della Posta Fobello, che fa capo al gruppo Ratanà-Erba Brusca ecc. – quindi Cesare Battisti & co.
Arrivando ho trovato una valle verdissima e ricca di acque e persone che scendevano verso i corsi d’acqua per pescare. Ah, ora capisco: vista la passione di Cesare Battisti per la pesca, ecco che tutto si spiega…
L’albergo è la costruzione più bella e significativa del paese, assieme al palazzo comunale. Arredamento essenziale, con alcuni piccoli accorgimenti che lo rendono chic. Ci piace. L’odore del legno appena lavorato è inebriante e le camere confortevoli.

In mano la mappa degli itinerari lungo gli antichi sentieri – sono una ventina e ognuno ha un suo fascino – sono partito con l’intenzione di passare tutto il pomeriggio a camminare. Ci si inerpica in mezzo a una foresta di faggi accompagnati dal canto di alcuni volatili non ben identificati. Si passa per deliziosi paesini con  vista, meravigliose ville abbandonate, residenze prestigiose. Si riesce a passare attraverso un piccolo agglomerato di case in pietra che in inverno è quasi sommerso dalla neve (le provviste arrivano soltanto tramite l’utilizzo di una minuscola funicolare…).
Torniamo all’albergo. La sala da pranzo-cena è ampia con i tavoli ben distanziati. Anch’essa dall’aria essenziale. Ad arricchire la sala, invece degli splendidi acquerelli dell’atrio, si trovano vecchie pubblicità di prodotti alcoolici.
La cucina è affidata a Fabio Maiano, ligure, già in forza al fianco di Cesare Battisti presso il Ratanà.
L’impostazione è quella che conosciamo: materie prime stagionali, possibilmente locali, e utilizzo dei presìdi Slowfood proprio come fosse un “marchio di famiglia”. La proposta per la cena consiste in un menù di tre piatti, primo secondo dolce, a prezzo fisso, oppure la scelta alla carta.

Il pane “scuro” di Eugenio Pol e la focaccia ligure calda che arrivano al tavolo, sono un inizio interessante. E in effetti anche i piatti che abbiamo scelto sono molto buoni. Fabio è buon interprete della cucina intesa da Battisti, e non a caso, credo, è stato scelto per guidare questo ristorante.

Buone sorprese anche nell’accogliente sala colazioni, il mattino dopo. Il camino scoppiettante scalda la giornata piovosa (sì, il sole c’è stato solo ieri…) e scaldano molto anche le ottime torte, i biscottini, il buon caffè. Il servizio informale e attento di tutti i ragazzi, a capo Valeria, rende la permanenza all’albergo molto molto piacevole. Il rapporto qualità prezzo per il soggiorno a mezza pensione è davvero molto competitivo: difficilmente si può trovare una soluzione così. Un’ottima alternativa ai soliti posti di montagna affollati. 
E a poche decine di minuti di macchina, si possono raggiungere lpiste da sci  (Alagna) o praticare sport ed escursioni grazie alle organizzazioni locali; basta chiedere info direttamente ai ragazzi dell’albergo.

Fobello poi è davvero un gioiellino che offre ai visitatori anche dei prodotti locali di qualità elevata. Infatti, a pochi passi si trovano il laboratorio di Eugenio Pol e quello di Cà di Mori, che prepara delle confetture delle gelatine e delle conserve a dir poco strepitose. Tutti questi prodotti, e altre produzioni casearie locali, sono in vendita nel negozio di alimentari vicino alla chiesa.

Christian Sarti

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